AREAPANGEART
INCONTRI D'ARTE

La prosa è dedicata a Giulia Napoleone nel ricordo vivo e condiviso della città di Aleppo.

 

Numinosa incoscienza

I ragazzini frequentano i cieli dell'impossibile.
Qui, in un inferno di cenere, si giocano ai punti i limiti indotti dalla paura e calciano d'impegno un improvvisato pallonetto.
Proprio così: si sfrenano in un campo da gioco ritagliato nel ricordo di ciò che prima erano case e palazzi -- ormai séguito di macerie e vite macerate, i pochi sopravvissuti ridotti a parodie dell'umano.
Si sfrenano, e nell'aria impazza un afrore misto di polvere e decomposizione -- non lontano, gente debitamente armata che lastrica di corpi crivellati il suolo.
Eppure insiste, insiste la squadretta -- un ragazzino di riserva seduto su un muretto sbreccato, "in panchina" -- e calcia un pallone di carta avvoltolata. Urlano, si azzuffano, si contendono un primato: a quest'età la competizione è, come in ogni gioco infantile, gloriosa e crudele.
Nell'inferno di cenere i ragazzini si giocano ai punti la loro stessa esistenza dal fondo di una numinosa, irriducibile incoscienza.