Un caro saluto a tutti i presenti, siamo al secondo appuntamento, per questa decima esposizione, con un secondo omaggio a Gianni Paris. IN CARTA E IN TELA l'esposizione in sala; un titolo dato assieme ad Antonio Rossi, che è intervenuto all'apertura, come poeta, e alla seconda serata dedicata a Gianni in acquapoetica con Gilberto Isella, e ringrazio Antonio, per la sua misura che tanto è vicina alla persona che ora ci manca.

 

Avete visto gli scatti fotografici di Linda Fontanelli, la mia assistente, scatti generati in occasione della prima esposizione di Gianni Paris qui ad areapangeart, nel 2015, " PITTURA IN PAGINA" ne era il titolo, curata dalla sottoscritta insieme a MARIA WILL, la quale ha presentato il nostro pittore. Ne nacque anche un testo scritto per le edizioni TOPIK, nella collana MINIMATECA un altro sguardo sull'arte. Il prezioso pieghevole lo avete trovato sulle vostre sedie, un piccolo documento quasi unico, dato che su Gianni Paris hanno scritto pochissimo, nonostante abbia realizzato una buona decina di esposizioni molto diradate negli anni tra piccole personali e collettive. Ma di questo ci parlerà nuovamente Maria Will, che per chi segue areapangeart è una persona di riferimento: ci ha seguito, ci segue e di questo le siamo molto grati.

 

Areapangeart compie tre anni nel prossimo settembre e si è arricchita, in questo breve ma densissimo tempo, di dialoghi, conversazioni, riflessioni che le vengono da molti settori delle varie arti. La visione che ogni ospite, ogni artista porta diviene un bagaglio di conoscenze e un incitamento a proseguire sulla via intrapresa con tanta passione.

 

Proust diceva, che l'arte era assumersi altri occhi, condividere sguardi. Ebbene è un esercizio estremamente significativo e complesso, perché dietro ad uno sguardo c'è una vita, ci sono prove, tentativi, dietro ad un opera c'è una persona che ricerca e comunque perpetua una sua voce che deve estrapolare da sé, deve cavare dal suo buio, dalla sua ombra, deve potare e continuare a innaffiare e dare linfa, per assicurare che sia del suo arbusto: per riconoscerla deve rinascere e morire ogni volta.

 

Un’opera, una dimensione di ricerca perpetuata nell'arte, e nel nostro specifico nell'arte visiva, pretende un intera vita, questo posso ulteriormente dire attorno alla grandezza di un opera come quella di Gianni Paris, che mai si è distolta da questo intento, da questo itinerario che possiamo chiamare, seme o pensiero, corpo o spirito, tempo o durata, appunto finestra dell'anima come direbbe Goethe , perché si affida all'occhio non come specchio ma pozzo, come sostanza animata ancora tutta da comprendere...corpo da trasformare continuamente in atto d'amore, oltre che di sopravvivenza. Se esiste un potere è in quello che realmente noi facciamo, svolgiamo, e presto ci rendiamo conto che piccolo potere sia...

 

Per concludere questo mio dire, presento Maria Will, critico d'arte che ora prenderà la parola,verranno proiettate alcune immagini fotografiche del fotografo qui presente Roberto Pellegrini, saranno delle visioni, dei tagli dello studio di Gianni Paris a Melano, luogo dove fino all’ultimo Paris ha vissuto: con una dimensione quasi diaristica non c'è stato giorno che non abbia lavorato. Ha vissuto in una semplicità rara, e tra i suoi tavoli e scansie si respira quasi un’aria sacra, quasi un estremo ritiro il suo studio.

 

Quindi darò la parola a Rosa Pierno, a sua volta presente in veste di critico d'arte ma con l'accezione della letterato-poeta, poiché la sua scrittura si colma di istanze anche personali. Rosa assieme alla sottoscritta e a Gabriele ha frequentato nel 2017 lo studio di Gianni Paris, molti pomeriggi, per cogliere da vicino le sue opere, il suo modo di affrontare materie e tecniche. In Gianni è sempre l’opera una dimensione anche filosofica del ridurre e dell'amplificare la dimensione periferica della visione e contemporaneamente la dimensione animata che prende alito dalla forma mai delimitata o fissata una volta per tutte. Anche in questo caso saranno proiettate immagini delle opere presenti in sala, disposte per tecnica, cercando, dove è possibile anche di rispettare la cronologia delle opere.

 

Bene, credo che ora debbo solo far scorrere le immagini e ascoltare gli interventi. Ma voglio ringraziare le due conferenziere, Maria Will e Rosa Pierno, e Roberto Pellegrini per il lavoro fotografico. Inoltre, un grazie va anche a Luciano Zampar, un altro artista spessissimo presente in areapangeart, perché suoi sono i suoni in sala, appositamente realizzati per questa esposizione.
Se vorrete chiedere qualcosa a fine serata sono presenti. Ringrazio chiaramente Veronica Paris, per la sua fiducia e costante gentilezza, Rachele e Giacomo, i figli,

 

Ringrazio tutti voi che siete qui così un poco ci contenete. Lore