ENRICO DELLA TORRE
" NON POSSO FARE A MENO DEL VERO. SONO UN ITALIANO, AMO LA REALTÀ, ANCHE SE LA REALTÀ POI LA TRASFORMO IN SOGNO PITTORICO. NON RIESCO A RINUNCIARE ALLA LUCE CHE RADE OGNI COSA. LA NOSTRA INTERIORITÀ È VERA SE HA LA STESSA MISURA TONALE DELLA REALTÀ ESTERIORE."
" VINCERE LO SPAZIO NATURALISTICO: È SEMPRE UNA GUERRA LA PITTURA. "
"L'OPERA D'ARTE È IL FRUTTO DI UN ENORME VOLONTÀ"
"RIUSCIRÒ A UNIRE SCIENZA E ARTE COME FACEVANO LEONARDO E KLEE"
Le citazioni riportate, tutte addensate intorno agli ultimi anni sessanta, insieme a molte altre, illuminanti, a volte poeticamente eversive, si possono leggere in un volumetto introvabile intitolato
" Tacuini", che comprende i pensieri dell'artista annotati
tra il 1956 e il 1996
Lithos associazione Varese
La nostra associazione gode del privilegio di aver ereditato un ricco patrimonio artistico e librario e di poter avvalersi dell’esperienza di lavoro maturata nell’arco di circa vent’anni dal nostro presidente e socio fondatore Alfredo Taroni il quale, nel 1989, assieme agli amici Vincenzo Guarracino, Piermario Larghi e Silvano Bricola, ha dato vita all’atelier Lythos, che ha avuto modo in questi anni di farsi conoscere per l’altissima qualità dei lavori realizzati con artisti, architetti e poeti di fama internazionale.
Della Torre, in qualche modo, soprattutto per le invenzioni poetiche-fantastiche, è un degno erede della lezione di Klee di Licini, ma anche di altri maestri, da Redon a Braque, da Matisse a Gris, a Brancusi, maestri che alla poesia hanno saputo unire la misura costruttiva, memori di Cézanne, grazie a un'inesausta capacità di dominare il flusso energetico della creazione, depurandolo dagli eccessi di soggettivismo, conferendogli forma razionale, ma poetica: di qui la magistrale definizione di
" LIRICA RAZIONALITÀ" coniata da Roberto Tassi.
L'artista lombardo in un certo senso ha compiuto il miracolo di trasformare la realtà in sogno pittorico, lungo un itinerario perseguito e sviluppato con rara tenacia e coerenza, dagli esordi naturalistici all'astrazione ultima, non senza sussulti e lacerazioni, che hanno accompagnato anche la sua condizione di artista moderno. Di qui, a volte, il ricorso a durezze geometriche, a distonie cromatiche, attutite dall'apparente eleganza che irrora sempre le sue immagini, " graziose" e no, e che talora può sembrare un limite.
In realtà è la cifra riconducibile di un universo personale in cui tutto accade quasi sempre sottovoce, senza enfasi, senza retorica; le emozioni sono trattenute, sigillate nella purezza della forma-colore, ricettacolo delle varie istanze poetiche e formali che lì resistono grazie ai misteri dell'arte, nell'accezione cara a Della Torre, puntualmente annotata nei " Tacuini":
" La pittura è incanto". (Claudio Nembrini per pangeart 2004)
ALBERTO NESSI - ENRICO DELLA TORRE
Una poesia di Alberto Nessi ''Guardalo'', 2002
una incisione originale a colori di Enrico Della Torre
acquatinta, bulino con barbe e carborundum in due matrici,
cm 24x25 numerata e firmata
Incisione tirata su torchio a stella