6 marzo ore 19   CONCERTO                

                      Luciano Zampar - Giancarlo Nicolai condotta -acqua                            

 

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Un caro saluto a tutti i presenti, siamo al terzo incontro attorno all'esposizione Primae adumbrate, Prime ombre dove in dialogo in sala espositiva stanno le delicate sculture in porcellana di Michela Torricelli e le pagine incise della sottoscritta. Questa sera, ci unisce a lunedì scorso, simbolicamente; lì dove il tema è ed era acqua e Condotta Forzata, dove la voce recitante di Pietro Aiani ha saputo leggere e interpretare il significativo testo di Marino Cattaneo, attorno alla condotta d'acqua che dista pochi kilometri, e che dai monti di Camorino si tuffa a valle verso Giubiasco, tocca i due comuni nella storia e nel territorio, tra Via del ferro e Via dell'acqua che animano la Val Morobbia. Nato un libro d'artista che scorre oltre i due metri cartacei a Leporello che sosta sia in saletta dei libri liberi al primo piano, che qui lungo la parete e genera margine a questa saletta definita, d'incontro, e questa sera d'ascolto... Ebbene abbiamo il piacere di ospitare due musicisti, entrambi amici di areapangeart, persone arricchenti per questo luogo, valore aggiunto, che ricerchiamo in questa area, dove aria e acqua, silenzio e suono si rincorrono, stanno come principi di vita e di libertà; vita e libertà dovrebbero essere inscindibili. La stessa esposizione genera un sodalizio, tra ascolto del sensibile e sensibilità d'ogni creaturale manifestazione...Ascolto come accolta attenzione, lì dove variazione e vibrazione ci  sussurrano, toccano quel lieve ma intenso movimento che è la nostra stessa adesione al tempo, intesa come partecipazione, il nostro stesso respiro...che fa essere l'aria una grande sorella direbbe Marguerite Yourcenar. L'improvvisatore Giancarlo Nicolai e Il percussionista Luciano Zampar, suonano assieme questa sera per la prima volta, interpretano liberamente  le opere esposte e  i temi, per condurci tra miniature timbriche, toni-suoni diversificati, microstrutture che si ricercano, forse dimensione che rivela la visione-tatto-temporale in natura, come  minuto muoversi, temi dagli appunti dalla Groenlandia  delle opere di Michela Torricelli, ai miei frammenti di racemi dei nostri luoghi, come alla forza di una condotta che genera poi energia, e nel caso idroelettrica. Ci trasportano al passaggio del tempo trasformato in suono e durata; come permanenza...e mi collego al Teorema della permanenza del segno. Il teorema dice che se una funzione esiste, ha un intervallo ove la funzione ha lo stesso segno del suo limite... teorema sull'unicità del limite.

Ora diamo spazio ai suoni … e vi ringrazio, Loredana.