25 settembre, Percorsi fotografici, una lettura Gian Franco Ragno storico della fotografia, seguito da un dialogo con L.Ferrario 

 

 

Il nudo femminile nella fotografia rientra nel ritratto fotografico avente come soggetto una modella. Questo tipo di fotografia si è affermata immediatamente dopo l'invenzione del processo fotografico del dagherrotipo, inventato da Louis Daguerre. Agli albori della fotografia (metà Ottocento) i primi nudi femminili, erano indirizzati prevalentemente ai pittori, i quali erano i principali committenti, in modo da riprodurre la figura umana senza aver bisogno di una modella presente.

 

I primi fotografi erano ex pittori, volendo imitare la pittura accademica, seguivano i canoni del neoclassicismo.

 

 

Frasi di Henri Cartier-Bresson

 

Fotografare è porre sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore.

 

 

 

 

1.Le fotografie possono raggiungere l'eternità attraverso il momento.

 

2.Fotografare è riconoscere nello stesso istante in una frazione di secondo un evento.

 

3.È il rigoroso assetto delle forme percepite con lo sguardo che esprimono il significano di tale evento.

 

 

 

 

4. Non è la mera fotografia che mi interessa. Quel che voglio è catturare quel minuto, parte della realtà.

 

 

 

5. La macchina fotografica è per me un blocco di schizzi, lo strumento dell'intuito e della spontaneità.

 

 

 

 

6. Fare un ritratto per me è la cosa più difficile. Difficilissima. È un punto interrogativo poggiato su qualcuno.

 

 

 

 

 

Herbert Marshall McLuhan

 

Fotografia, foto-grafia, significa scrivere con la luce.

 

La fotografia, il cinema, conferiscono una specie di immortalità,

 

una preminenza alle immagini e non alla vita reale.”


        

 

 

Roland Barthes La camera chiara

 

L'opera in questione contiene digressioni e riflessioni sull'arte della fotografia. L'autore prende in considerazione varie fotografie, scattate da diversi artisti tra cui Richard Avedon, Robert Mapplethorpe, Nadar e Niépce, e commentandole trae spunti di riflessione sulla fotografia. Barthes distingue tre elementi fondamentali dell'arte fotografica: L'operator ovvero l'operatore, colui che fa la foto.

 

Lo spectator ossia il fruitore, lo spettatore.

 

Lo spectrum vale a dire il soggetto immortalato.

 

L'autore distingue inoltre due modi che ha lo spectator di fruire una fotografia:

 

Lo studium è l'aspetto razionale e si manifesta quando il fruitore si pone delle domande

 

sulle informazioni che la foto gli fornisce (costumi, usi, aspetti).

 

Il punctum, è invece l'aspetto emotivo, ove lo spettatore viene irrazionalmente

 

colpito da un dettaglio particolare della foto.

 

 

 

Il saggio La camera chiara è un testo fondamentale anche nell'indagine sul rapporto tra realtà e immagine, comunicazione e rappresentazione fotografica.

 

La fotografia, nata come documento, col tempo è evoluta fino a sviluppare una dimensione espressiva. Dice Roland Barthes nel suo famoso saggio L’ovvio e l’ottuso: "La fotografia come arte imitativa comporta due messaggi: uno denotato, che è l’analogon stesso, e l’altro è un messaggio connotato, che è il modo in cui la società fa leggere ciò che vuole intendere".
Nella fotografia quindi la realtà non viene semplicemente vista, quanto trasfigurata dalle sensazioni del fotografo, che si fa carico di convogliare nello scatto l`interesse dell`immagine in funzione della cultura di chi poi la guarderà – lo studium, secondo la celebre definizione data da Barthes ne La camera chiara.
A confermare che la fotografia è capacità di esprimere e non solo di ritrarre, l`unità presenta, fra le altre, la testimonianza.