areapangeart incontri d'arte a Camorino

 

Vi invita all'esposizione OMAGGIO A GIANNI PARIS

 

lunedì 30 aprile 2018 alle ore 19 IN CARTA E IN TELA

 

fino al 30 giugno intervento poetico

 

suoni in sala LUCIANO ZAMPAR ANTONIO ROSSI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Gianni Paris, 1982, grafite su carta, senza titolo, 70 x 115 cm

 

 

Programma i lunedì ore 19 prenotazione necessaria Saletta incontri

 

 

7 maggio "Poesia" di Antonio Rossi

 

in dialogo con Gilberto Isella Acquapoetica

 

21 maggio Maria Will "Appunti sull'opera di Gianni Paris " Conferenza

 

Rosa Pierno "Le tecniche di Paris "

 

11 giugno "I mostri che abbiamo dentro" di Werner Weick Cinema

 

documentario RSI- Filo d'oro - quarta parte

 

18 giugno "Per Paris" Luciano Zampar percussioni Concerto

 

www.areapangeart.ch ai Casgnò 11a 6528 Camorino tel 0918573979-0763380967 loredanamuller@bluewin.ch

 

 

 

COMUNICATO STAMPA

IN CARTA E IN TELA

OMAGGIO A GIANNI PARIS (1948-2018 )

intervento poetico di ANTONIO ROSSI

Suoni in sala di Luciano Zampar

A cura di Loredana Müller

Dal 30 aprile al 30 giugno

 

Lunedì 30 aprile alle ore 19 si inaugura al centro culturale areapangeart di Camorino il secondo omaggio a Gianni Paris.

Insieme a Gianni Paris, prima che venisse a mancare, avevamo effettuato una scelta di piccole tele nate negli ultimi anni, durante il lento procedere della sua malattia. Inoltre, carte di buon formato ad olio, datate 2017, e piccole carte a pastello grasso, grafite e inchiostro. Tecniche che Gianni Paris affrontava con rara asciuttezza e una rastremata materia cromatica. Areapangeart era per lui un luogo congeniale e l'esperienza del primo omaggio nella sua integrità aveva prodotto una splendida risonanza. L'esposizione, realizzata alla fine del 2015, presentata da Maria Will critico d'arte e curata assieme a Loredana Müller, ha prodotto un pieghevole della collana minimateca, edizioni  Topik. Le parole che usò allora Maria Will, nuovamente ci riportano a ridisegnare una dimensione che il Ticino a volte non sa riconoscere. Ci sembra giusto riconsiderarle, ora, in attesa di un quaderno catalogo a cui stiamo lavorando, nel quale i testi di Rosa Pierno si uniscono a un’introduzione di Maria Will e agli scatti fotografici di Roberto Pellegrini sia delle opere esposte, sia dello studio a Melano di Paris. Un libro che nasce grazie alla fiducia della famiglia dell'artista, Veronica Paris e i figli, Giacomo e Rachele, che ringrazio come responsabile del progetto.

Loredana Müller

 

La bellezza dell’illusorietà nell’opera di Gianni Paris di Maria Will

(estratto dalla edizione Topik-minimateca, n° 3 del 2016)

Bella di una bellezza palpitante, sentimentalmente seducente eppure enigmatica e inafferrabile, la pittura di Gianni Paris è anzitutto pittura che si nutre di pittura. Le sue stesure, la sua materia, che hanno sontuosità antiche ma pure scabra essenzialità di segno, non potrebbero essere tali se non ci fosse la comprensione profonda, se non ci fosse l’amore più devoto per i tanti che hanno aperto vie, indicato possibili varchi di senso nel fondale illusorio del visibile; illusorio sì, ma caro e prezioso oltre ogni dire. A cominciare da Giorgio Morandi, da Julius Bissier, pittori del silenzio, come si usa dire – condizione e atmosfera di certo congeniali anche a Paris; senza dimenticare la lezione della pittura di corpo, etica ed esistenziale, di un Franco Francese. Il pensiero del tempo, il tempo che misura la vita e ne decreta la caducità, pervade il lavoro di Gianni Paris, imprimendovi una sorta di moto circolare, ribadito anche dalle strette relazioni interne che si formano tra le opere.

Si innesta qui uno degli aspetti che più caratterizzano l’opera di questo pittore: il ricorso alla forma libro. Libro-diario, pagine o lettere consunte dagli anni o invece libro composto secondo le regole del libro tipografico. Anche qui, tuttavia, si viene fondamentalmente riportati alla riflessione sull’illusorietà dell’apparenza, che l’abilità del pittore nell’uso del trompe-l’oeil riesce a volgere in sorpresa, stemperando così in un sorriso la malinconia del tema. Questa vena diaristica – cui rispondono anche le frequenti annotazioni di data, sparse tanto sui fogli quanto sulle tele e precisate all’anno al giorno all’ora fino al minuto di un accadimento, minimo, si suppone, e tuttavia memorabile – sostiene l’inclinazione per la scrittura. Scrittura però ermetica e che diventa anch’essa parte intrinseca dei dipinti di Paris. Senza tacere dell’assonanza con l’estetica della riduzione o, ancora una volta, dell’essenzialità – di derivazione orientale e tanto formativa per la nostra modernità – che si percepisce viva dentro l’opera di Gianni Paris, universale e, paradossalmente per quanto detto sopra, stranamente senza tempo. L’estensione, la complessità, la coerenza del lavoro di Gianni Paris – lavoro condotto con il rigore di una ricerca in qualche modo inesorabile, che dopo gli studi a Brera tra il 1974 e il 1978, dura da lunghi anni; molti, quasi in ritiro, nell’atelier di Melano, vicino a Mendrisio, dove a tutt’oggi opera – ne fanno uno degli artisti di maggior spessore fra quanti possono dare un volto non di riporto alla produzione artistica che ci riguarda più da vicino. *

*La mostra “Gianni Paris. Pittura in pagina” presso Areapangeart a Camorino è stata allestita dal 30 novembre 2015 fino al 29 febbraio 2016. All’omaggio a Gianni Paris, condotto da Loredana Müller, hanno contribuito con incontri a tema: Gabriele Donadini, Naoko Hirose Llosas, Elias Nardi e Claudio Farinone, Giancarlo Nicolai, Edizioni Topík, Josef Weiss, Maria Will, Luciano Zampar

 

fotografie di Roberto Pellegrini