La Misura della Memoria „ Giulia Napoleone                          “Il buio e il petalo„

 

 

 

Alberto Nessi

 

il 19 giugno presenta

 

Un sabato senza dolore”

 

dialoga con Vincenzo Guarracino

 

 

dalla nota di Fabio Pusterla, Interlinea, Novara

 

«Partire la mattina presto» è l’atto con cui Alberto Nessi, poeta vincitore del Gran Premio Svizzero di Letteratura 2016, inizia il viaggio in treno che conduce il lettore lungo paesaggi naturali e incontri umani. Questo libro è come uno scompartimento che offre un campionario di tipi e di sentimenti, di oggetti e di visioni: così capita che «la purezza della neve nel cielo / si scontra con l’oscenità del giornale». Alla ricerca della «parola che non tradisca la sua genesi» l’autore sa raccontare con la semplicità e la saggezza di chi è abituato a vivere in bilico fra attese e delusioni, in una terra spirituale di confine. Gli capita d’incontrare anche migranti clandestini: «quante volte ci morderà la rete ancora il cuore?» e alla fine deve constatare che «non vedrò più la viaggiatrice senza bagaglio / che avrebbe tante cose da raccontarmi» perché «deve scendere». È il destino di tutti, ben racchiuso in poesie scritte «forse un po’ come ballare il tango».

 

 

 

Stazione

 

Partire la mattina presto
quando ai treni freschi di segreti
sulla scarpata fanno la guardia equiseti
rugiadosi, dalle reti metalliche
si sporgono a guardare riccioli
di vilucchio, partire da queste allodole
stramazzate tra fasci binari
rampe di lancio doganieri nuvole

 

Clandestina

 

Quante volte mi chiedo nel dormiveglia
c’è la rete anche qui? ci sono i cani?
la paura che le gambe attanaglia?
il furgone? la gabbia del domani?
E dove sono i fiori della sabbia
che coglievo ragazza in riva al mare
dov’è lo scialle colore del vento?
Non fiorisce il mio ramo, anche le scarpe
ho perso dentro il filo spinato: quante volte
ci morderà la rete ancora il cuore?

 

 

Un caro saluto siamo alla penultima serata per questo omaggio a

 

Giulia Napoleone, dove stiamo attorno al suo tema “MISURA DELLA MEMORIA„ esposti in sala sono sei olii nati nel 2012 dove i BLU generano questo spazio senza attese... Oltre l'edizione in cameretta con piccoli originali sempre a olio e sempre di Giulia nelle edizioni Bulino di Roma con testi di Maria Rosaria Valentini. Dicevo si sono svolte le prime quattro serate, qui in area... sempre dedicate a poeti e musicisti in amicizia e scambio con il lavoro di Giulia. Tant'evvero che ora in quinta , a generare un pentagramma simbolico, una pagina importante per noi, attorno alla poesia di Alberto Nessi.

 

E ne sono commossa, della sua presenza qui ad areapangeart, presenza sognata è ora in accadimento, per unirci alla sua di resistenza,

 

al suo impegno contro; contro anche la perdita della memoria .

 

Stima e profondo ascolto hanno contraddistinto l'amicizia dei due artisti, Napoleone e Nessi, due nodi espressivi in particola di mondo, parafrasando Alberto, perchè particolare è la loro attenzione alle minute cose, alla maraviglia di ciò che è semplicemente ovunque, come buio e luce nell'accezione del riconoscere tempo e memoria... respiro e segno in entrambi.

 

Quanti magici incontri hanno generato di seguito, per far nascere un libro d'artista significativo e ora qui presente. “Il buio e il petalo„ già esposto a Mendrisio, all'ex Galleria Stellanove nel 2015. Libro-Cartella con poesie di Alberto Nessi e pagine di incisione calcografica di Giulia Napoleone. Di raffinata esecuzione, a piombo il testo poetico e a punzone le tavole visive, una tecnica a punta e martelletto, e dico martelletto... tecnica diretta, di cui Giulia Napoleone è un incredibile artefice. UN VOLUME di rari fogli davvero, uniti-raccolti dall'editore Sergio Pandolfini in una scatola telata, per IL BULINO di Roma, l'edizione è nata nel 2014 in 73 esemplari tra la Tuscia , L'Etruria e Il Ticino.( Al prezzo di 1500.-)

 

Questo titolo “Il buio e il petalo„ titola anche la terza  parte del libro

 

Un sabato senza dolore” che andiamo a presentare, l'ultimo germogliato di Alberto Nessi edito a Novara da Interlinee nel 2016 l'edizione ha una premessa di Fabio Pusterla. In questa serata abbiamo anche il piacere di avere come “interlocutore„ un grande studioso di Leopardi, latinista critico letterario Vincenzo Guarracino, che arriva appositamente da Como.

 

Un libro di poesie che ha avuto ottime recensioni, un profilo quello delle parole di Alberto che sempre torna a quella misura, se per misura si intende la qualità del nostro respiro, che rende eletti sia gli umili, sia gli oppressi, che ci rende vivi e umani, per-sone, per risuonare ed essere voce…. di-versi ognuno con la propria accezione, la propria storia, la propria quotidianità, drammi e sogni. Questo ha sempre fedelmente riportato ai nostri ideali la misura poetica rara, e poeticamente impegnata potremmo dirlo, di Alberto Nessi. E lo ringrazio e vi ringrazio e cedo la parola a chi saprà farne un uso più consono. L.M.

 

 

A Lucia, sul confine

 

Come col tempo tutto si scolora
foglia di carta perduto nel vento,
pensavo l’altro giorno mentre andavo
lungo la rete intrecciata di tralci
tra salici selvaggi sopra il greto
nella stagione dei verdi più verdi
vedevo la corrente che porta via
le nostre ombre sul pèlo del fiale
rami rotti nel gorgo delle onde
bottigliette di plastica che il ciclista
butta prima della volata finale
e d’improvviso m’è venuto in mente
il tuo sguardo screziato di grigio
fiordaliso sbocciato nel verde
della memoria di te, che non si perde.

 

 

 

Alberto Nessi (Mendrisio 1940) è cresciuto a Chiasso e oggi vive a Bruzella in Valle di Muggio. È stato insegnante. È poeta e narratore. Le sue principali pubblicazioni sono, per la poesia: I giorni feriali (1969), Ai margini (1975) (le due raccolte sono state ristampate da Giampiero Casagrande, Lugano, nel 1988); presso Casagrande, Bellinzona: Rasoterra (1983), Il colore della malva (1992), Blu cobalto con cenere (2000); presso LietoColle, Faloppio: Iris viola (2004); Alla chiara fonte, Lugano: Ode di gennaio (2005). Una scelta delle sue poesie è stata pubblicata nel 2010 da Casagrande, Bellinzona, con il titolo Ladro di minuzie.
Per la prosa: Terra matta (Dadò, Locarno 1984; quinta edizione 2005, con prefazione di Fabio Soldini) e, da Casagrande, Bellinzona: Tutti discendono (1989), Fiori d’ombra (1997), La Lirica (1998), La prossima settimana, forse (2008), Milò (2014).
Ha curato l’antologia di testi e testimonianze sulla Svizzera italiana Rabbia di vento (Casagrande, Bellinzona 1986) ed è autore di libri realizzati in collaborazione con artisti. È tradotto in varie lingue. All’inizio del 2017 gli è stato conferito il Gran Premio svizzero di letteratura 2016.

 

Alberto Nessi

 

 

 

Vincenzo Guarracino, poeta, saggista, critico letterario e d’arte, traduttore dalle lingue classiche, è nato a Ceraso (SA) e vive dal 1971 a Como.
Come poeta, ha pubblicato le raccolte Gli gnomi del verso (1979), Dieci inverni (1989), Grilli e spilli (1998), Una visione elementare (2005); Nel nome del Padre (2008); Baladas (2007); Ballate di attese e di nulla (2010).
Come traduttore, ha curato le antologie dei Lirici greci (1991; nuova edizione 2009), dei Poeti latini (1993), e dei Poeti Cristiani dei primi secoli (2017).
È autore della traduzione dei Carmi di Catullo (1986 e 2005), dei Versi aurei di Pitagora (1988 e 2005), dei versi latini di A.Rimbaud, Tu vates eris (1988), dei Canti Spirituali di Ildegarda di Bingen (1996) e del Poema sulla Natura di Parmenide (2006).
Per la saggistica, ha pubblicato Guida alla lettura di Leopardi (1987 e 1998) e inoltre le edizioni critiche di opere di Giacomo Leopardi (Diario del primo amore e altre prose autobiografiche, 1998).
Oltre ciò, l’antologia Leopardi (1991), l’edizione dell’autografo comasco dell’Appressamento della morte, 1993 e 1998, e l’antologia Giacomo Leopardi. Canti e Pensieri, 2005.
Ha curato inoltre le antologie Lettera a Leopardi (cartoline di pittori e poeti dedicate al Poeta nel bicentenario della nascita, 1998), Infinito Leopardi (testi di poeti contemporanei dedicati all’Infinito, 1999), Il verso all’infinito. L’idillio leopardiano e i poeti italiani alla fine del Millennio (1999), Interminati spazi sovrumani silenzi. Un infinito commento: critici, filosofi e scrittori alla ricerca dell’Infinito di Leopardi (2001).