Rarefatto                          8'

Passaggio                        2'

impro                                5'

percussione solo              5'

Rarefatto                          5'

Arpeggio vento                 5'

Dialogo senza tempo       5'

Concitato                          5'

Rarefatto                          5'

Legno                             10'

 

 

Un concerto in dialogo tra Daniele Christen e Santo Sgrò; in omaggio alle opere esposte, ai bassorilievi di Paolo Di Capua e alle sculture di Antonio Tabet.
L'uno sottrae l'elemento legno, e i suoi solchi generano traccia, quasi acqua, linfa, per poi giustapporsi ad  asticelle, passerelle assemblate, come per rendere attraversabili  i fiumi, i mari. Genera pareti che contengono, dighe, e apre un passaggio lirico " Ho messo "Bianco su Bianco" ci dice  Di Capua. Mentre  Tabet dallo studiato  taglio, opera sul piano e sull'asse ruotante genera volumi danzanti, come pagine o pareti che dall'incastro approdano al volume e dettano  margini a tutto tondo inaspettati. La lirica geometria di Paolo Di Capua e l'elegante geometria cosmica di Antonio Tabet  si sostanziano unite alla musica. Partendo dai  suoni generati per la sala, si innestano  improvvisazioni, unite  dai timbri degli strumenti, dalle improvvisazioni, dai temi generati appositamente. La  tastiera, il  sintetizzatore si intrecciano alle sonorità asciutte  delle percussioni. Sono gli elementi, l'aria, l'acqua e il vento, che parlano del legno, esso stesso toccato, percosso, unito a fraseggi, dove ritmi spezzati, tempo larghissimo, minimi stridori, ritmi larghi o veloci, ritmi che si sfaldano, semi e legnetti,  piatti o tamburi che si rincorrono dal crescendo al decrescendo, da motivi Jazz ad  arpeggi,  si districano in fraseggi contemplativi, i quali  riflettono e meditano il passaggio-paesaggio. Il silenzioso e partecipato moto d'ogni elemento, albero-croce-legno-vita-cosmo.

Lore

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