Un caro saluto a voi, arrivati qui ad areapangeart per l'omaggio al pittore ed incisore Enrico Della Torre. Siamo al quinto omaggio qui a Camorino, Gianni Paris, Armand Rondez, Giulia Napoleone, nuovamente Paris ed ora Enrico Della Torre che precede l'omaggio del prossimo maggio 2019 a Guido Strazza. Enrico Della Torre è un riferimento ed una conoscenza di lunga data, un poco perchè essendo stata allieva di Massimo Cavalli, con lui parlavo della Brera di quegli anni, che ha caratterizzato l’amicizia fra lui e Della Torre, della loro reazione all’ambiente pittorico, l'uscita da un certo naturalismo accademico; e, a seguire, del nostro posizionamento, pur se meno tracciabile come continua trasposizione di percorso, legati tutti e tre alla luce e al colore, al segno come cifra da inventare. Inoltre discutevamo anche dell’apporto individuale nelle varie tecniche e, nello specifico, tra pittura ed incisione. I nostri maestri erano in terreni più solidi, lì tra cultura della natura e memoria, mentre oggi si assiste al dilagare della confusione e alla perdita di quella semplice equazione che Zanzotto chiamerebbe “arte-natura-cultura“ e, sintetizzando, memoria.

 

Ora voglio ricordare qualche frase di Enrico della Torre: " VINCERE LO SPAZIO NATURALISTICO:

 

È SEMPRE UNA GUERRA LA PITTURA. " L'OPERA D'ARTE È IL FRUTTO DI UN’ENORME VOLONTÀ"

 

"RIUSCIRÒ A UNIRE SCIENZA E ARTE COME FACEVANO LEONARDO E KLEE"

 

 

Ed è stata una particolare "battaglia" quella di Enrico Della Torre, leggo nei sui appunti che vado ad estrarre dal suo "Taccuino" dove parla di "guerra" e sempre di natura, sulla scia di Paul Klee, ma mantenendosi attentissimo allo spirito del ridurre e rendere, oserei dire, simbiotico-simbolico per quanto saturo di luce, il valore del colore. Ringrazio Enrico e Christa, per essere qui, per la loro fiducia, la loro attenzione. Ringrazio Maria Will, a cui darò la parola fra un momento, per il suo sostenere questo nostro procedere in arte, e quel suo saper presentare e generare testi che sorprendono, con una una visione sempre rinnovante, perchè gli strumenti di lettura non sono mai sufficienti. Ringrazio Enrico per le opere che ha creato, con le quali ancora nutre noi artisti di generazioni successive, per quella misura e quella libertà concretamente conquistata e unita a una rara lealtà.Vorrei sottolinearvi che le musiche in sala sono interpretazioni al pianoforte di un brano di Mozart, di Heribert Möllinger, presente a sua volta, che ringrazio. Ha visionato le opere e ha introdotto delle variazioni che percepirete, alla già attenta interpretazione. Ancora, debbo dire qualcosa sul programma, che porterà i libri d'artista in palmo di mano, oltre la serata cinema e il concerto di due solisti quali, Edith Salmene, percussionista e nuovamente Heribert Möllinger al pianoforte. Mi dovete perdonare perché nell’occasione dell’inaugurazione la visione dei libri d'artista, ben 25, gli scambi e dialoghi tra Enrico e le sue pagine di rara intensità nell'incisione unite alla poesia, alle parole dei poeti a loro volta sorprendenti, come alle stesse case editrici, stampatori delle relative cartelle o libri d'arte, sono visibili solo relativamente alla copertina o al frontespizio. Ma rassicuro chi passerà a vedere la mostra, potrà beneficiare di una visione più approfondita, e assieme alla sottoscritta potrà sfogliare e leggere ogni pagina, cogliere la sfumatura d'ogni parola, la loro rara intensità di segni in dialogo. Le serate, a partire dal prossimo lunedì il 26 novembre, dove saremo con Gilberto Isella, e si parlerà di " un’amicizia", e toccheremo le numerose edizioni nelle diverse collane di Pagine d'Arte è presente il nostro artista. Il 3 dicembre vi sarà la conferenza, un altro capitolo sull'opera di Enrico Della Torre, e un ulteriore approfondimento sulla relazione tra parole e immagini con il critico d'arte di Roma, Rosa Pierno. Il 10 dicembre un documentario cinematografico di Werner Weick che si annida alle opere di Della Torre sulle orme di un’ affinità tra i diritti di espressione e la libertà, pensando alla figura di Etty Hillesum e al suo "cuore pensante".Quindi dopo la pausa per quanto riguarda i lunedì attorno al Natale e passaggio all’anno nuovo, lunedì 7 gennaio, vi sarà il concerto già annunciato: al Vibrafono Edith Salmen e al pianoforte Heribert Möllinger. Musica di tre secoli, per arrivare a un brano contemporaneo. E terminiamo i programmi del lunedì il 14 gennaio con un dialogo tra Alberto Nessi, e Vincenzo Guarracino. Si prevedono anche letture e visione tramite proiezione attorno alle loro compresenze come a quelle altrettanto felici d'altri autori con la doppia presenza tra poeta e artista.Ora passo il microfono alla voce di Maria, non senza ringraziare Linda Fontanelli la mia assistente, che mi ha accompagnato durante i passi per questa esposizione, dall'andare a scegliere le opere al trasportarle, e infine Daria e Tarcisio, che ci aspetteranno in saletta incontri in seconda serata per l'aperitivo. e certo Paola Fonticoli che ha acettato di gran cuore di dare un passaggio ad Enrico Da Milano. Grazie Loredana