Un pensiero di Silvano Agosti, che ci sentiamo di avallare senza nessuna presunzione di annullare gli intermediari.

Ci piace pensare che nei nostri spazi, in prima istanza siano le pagine; carte disegnate, dipinte o scritte, ed è segno o traccia che si rende significante, per ogni disciplina. Dalle note, attorno ai suoni, dalla parola-poesia, nella pagina incisa, come nell'opera pittorica o scultorea...lì il linguaggio atemporale, immediato si costituisce, tramite segni-sensi non necessariamente codificabili ma aperti per generare ascolto, durata.

Ci saranno presenze che abbracciano diversi campi, ci auspichiamo, dagli editori, agli storici dell'arte, musicologi, come critici letterari, perché aperto è il dialogo con opere e artisti, nel ricercare nessi e cogliere sensi necessari al linguaggio delle arti come essenza umana di rispetto, dignità e riconoscenza, come di rifiuto, denuncia e resistenza.

 

a r e a p a n g e a r t   .  incontri d’arte Camorino

COMUNICATO STAMPA      


CON LA MOSTRA SCULTURE E PAGINE INCISE , DICOTOMIE TRA ERBA E PIETRA  DI ANNE-FRANCE  AGUET E  LOREDANA MÜLLER IL 14 SETTEMBRE INAUGURA A CAMORINO  IL NUOVO SPAZIO “AREAPANGEART* - INCONTRI D’ARTE”

 

Un nuovo spazio per l’arte, dove pittura, scultura e grafica d’autore entrano in relazione con altri linguaggi come la musica, il cinema, la poesia.

Questo è Areapangeart lo spazio di incontri, articolato in tre nuovissime sale, che apre i battenti il 14 settembre a partire dalle ore 19 a Camorino (via ai Casgnò 15, tel. 0918573979 – 0763380967 ) e che vede  nello spazio espositivo al primo piano, le sculture in marmo bianco di Carrara della scultrice e architetto Anne-France Aguet  porsi in dialogo con incisioni calcografiche di Loredana Müller il tutto accompagnato dall’intervento musicale della percussionista Catia Oliva.


Le sculture di Anne-France Aguet, dai titoli poetici, sono di media dimensione. Tondeggianti, di marmo bianco, si offrono allo sguardo cadenzato della luce del giorno. Sono piani-linee-passi quelli di Anne-France, che è architetto e vive di questa professione. La responsabilità di un architetto ha radici nel territorio: è ricerca di topos-collocazione nello spazio, trasformazione di un luogo in casa. Sono concetti di abitati, le sculture di Anne-France, perché dimorate dai sentimenti del corpo come equilibrio profondo e interiore, inesprimibile moto dall’interno all’esterno.


Se le sculture di marmo stanno al centro della sala, alle pareti rispondono le sezioni di fili d'erba di Loredana Muller: pagine incise multiple eppure uniche che si rapportano alla gravità della pietra con la  verticalità come pensiero di passaggio. DICOTOMIE il titolo dell’insieme, perché  dalla suddivisione della lastra nasce il colore, come dal sottrarre materia alla pietra l’intimo volume, cingendo diverse appartenenze simboliche.


 A differenza delle PAGINE IN MERAVIGLIA D’ERBA, presenti nella ricerca di Loredana, i monotipi GRAVI DICOTOMIE non hanno moto di crescita, dalla forma compiuta nel marmo,  alla sospensione  nelle sue variazioni formali e cromatiche delle pagine incise,  grava un poco, a volte l’essere umano errante. L’idea di unire la stabilità del marmo alla sezione di un filo d’erba ci riporta a una riflessione di C. G. Jung che diceva:


 «Se sono seduto su una pietra la pietra mi sente, io la sento imperturbabile, ma lei sentirà tutta la mia vulnerabilità; sono io sulla pietra o è la pietra che mi sorregge? In un disegno più ampio: sono io a dare senso alla pietra o è la pietra a dare senso a me?»; o ancora, dice Masaru Emoto: «I fiori trasformano la pietra in acqua». Ebbene, il dialogo tra le materie specifiche di questa esposizione (pietra, carta, erba, minerali, metallo…) e la trasformazione tra luce e colore, sono sostanze generative, canto alla terra, molto simile alle parole di queste due citazioni: un respiro, un ascolto complesso e colmo di affinità tra resistenza e unione, tra individualità che operano per trasformare e assumere tempo… e poi c’è l’attuale tempo storico.


La mostra si può visitare in occasione dell’inaugurazione o su appuntamento telefonando al numero 0918573979, lasciando un semplice messaggio e il numero di telefono o scrivendo all’email loredanamuller@bluewi.ch.


Le attività del piccolo centro prevedono laboratori e corsi di scrittura, di arti applicate e di musica ogni mercoledì. Ogni lunedì, nella sala al piano terra (con 20 posti a sedere) ci sarà un incontro a  tema con diverse interpretazioni. Le proposte: il 21 settembre, alle ore 19, proiezione del film muto del 1920 “Le miracle des fleurs“ di Max Reichmann; il 28 settembre, presentazione di “Marte e Venere senza la favola”, di Philippe Jaccottet,  traduzione di Marco Rota ,incisione di L. Müller, edizioni di Josef Weiss di Mendrisio ;  sempre alle 19, il 5 ottobre la presentazione di Clorofilla,poesia di Franco Facchini e incisione di L. Müller; il 12 ottobre la presentazione del libro d’artista “Concrezioni”, testo di Roberto Bernasconi, incisione a piena pagina di L. Müller, intervento musicale di Luciano Zampar,  il 19 ottobre incontro con le autrici della esposizione, con testi e proiezioni di immagini sull’atto del fare, con l'intervento di un critico d’arte. Il 26 ottobre, sempre alle 19  per chitarre, assolo di Claudio Farinone,interpretazione libera delle opere esposte con chitarra baritona ed altri temi d’autore per chitarra a otto corde e flamenca.


 

Anne-France Aguet si è laureata alla Facoltà di Architettura del Politecnico Federale di Losanna (CH) nel 1989. Dopo la laurea, segue una formazione post grade sui paesi in via di sviluppo in Africa, proposta dal dipartimento del Genio Rurale del Politecnico di Losanna (CH) al Politecnico di Thiès (Senegal). Dal 1990 al 1991 collabora con studi di architettura e partecipa a diversi concorsi di architettura a Losanna. Dal 1991 al 1996 lavora come collaboratrice presso lo studio di Luigi Snozzi a Locarno, principalmente sul progetto di un ospedale e per l’allestimento della mostra sulla carriera di Luigi Snozzi alla Biennale di Venezia. Dal 1998 inizia la sua attività come libera professionista nel proprio studio a Mendrisio. Dal 2007 al 2009 è stata architetto responsabile delle costruzioni per l’associazione “Mendrisio '09” (Campionati del Mondo di Ciclismo su Strada 2009). Dal 2010, parallelamente all’attività del proprio studio, collabora con la Città di Mendrisio progettando la trasformazione di un centro commerciale in un centro culturale, la trasformazione e l’ampliamento di una scuola e di una palestra.


Nella scultura:  Dal 2005 è attiva nella scultura in marmo al laboratorio delle cave di Arzo e al laboratorio “la Piastra” di Usama Alnassar a Carrara. Dal 2010 frequenta seminari di scultura di marmo a Carrara presso il laboratorio del professor Usama Alnassar. Nel 2005, 2006, 2008 e 2010 ha frequentato dei corsi di scultura in marmo dai professori Giorgio Eros Morandini, Milena Taneva e Pier Marco Bricchi alle cave di Arzo (CH) e da Usama Alnassar a Carrara. L’attività di “pensatrice dello spazio” la segue da sempre. Ha partecipato ad esposizioni e momenti collettivi di scultura nel Mendrisiotto.


 Loredana Müller è nata a Mendrisio nel 1964. Si licenzia in pittura nel 1988 presso l’Accademia di Belle Arti di Roma,    dove frequenta le lezioni di Enzo Brunori, Guido Strazza, Nato Frascà…Risiede nella capitale italiana per quasi venti anni.    Fonda un’associazione L.I.Art a Villa Borghese, collabora con artisti e musicisti. Vive di lezioni di arti applicate e ceramica,  si dedica alla ricerca  attorno ai materiali della pittura. Espone in Italia, in Francia, in Svezia, in Romania e in Svizzera.   Rientra in Ticino nel 2000. Apre la Galleria Pangeart (2002-2006 a Bellinzona) e ne cura le cartelle calcografiche.

Molte le esposizioni personali, soprattutto opere su carta. Avvia nel 2006 la Scuola Pangeart di Arti Applicate a Camorino.  Collabora con La Galleria Stellanove e cura allestimenti per amici artisti e gallerie.   Il progetto Pangeart ha intense collaborazioni anche all’estero. Grazie alla calcografia dà vita a delle piccole edizioni e libri d'artista in collaborazione con poeti e gallerie.