LUNEDÌ 11 GIUGNO 2018

 

IN CARTA E IN TELA omaggio a Gianni Paris
IN CARTA IN TELA E IN CINEMA

la preziosa presenza di Werner Weick,

i documentari sul VIAGGIO NELL'OMBRA

i temi che ci stanno a cuore.

Per reagire sottrarci da un oggi assurdo,

riflettere sulla dimensione dell'essere pensanti,

ma complessi i sentieri vanno sempre compresi,

oggi che un ombra non compresa ci sta divorando.


" I MOSTRI CHE ABBIAMO DENTRO "

 

 

Una riflessione inerente al tema delle ombre e dei mostri, tornando alla pittura di GIANNI PARIS in esposizione in sala, 

un pensiero tra la sua operazione pittorica e il tema del regista  Werner Weick.
Spesso in sala espositiva mi è capitato di sottolineare la mancanza d'ombra necessaria a una visione "fotografica" 

nella pittura di Gianni. La grande tensione di Paris a muovere le "paste" pittoriche e le "ambiguità"

 visive prese  come fossero un dato di realtà. Gianni Paris, a mio avviso, è sempre attento 

a un’attenta partecipazione tra corpo-tempo-spazio; non scindibili alla dimensione creaturale. 

Come dimensione e partecipazione costante alla vita che appartiene a ogni creatura.
Attuazione da parte di Gianni, elaborata con i valori simbolici della storia dell'arte, 

sciogliendo il figurativo tra archetipi e conoscenza dell'uomo contemporaneo.
Vita-desiderio/cibo-sessualità/ consumi * desiderio-pensiero/madre-padre/famiglia-morte.
Che tutto questo torni al tempo, al fango, alla terra come coscienza, sembra dirci Paris.
Non c'è forma se non tra le forme, nel puro pensiero, essere vivente se non tra gli esseri viventi, pura realtà.
Con una pittura visionaria,  animata/animale - interno/esterno - corpo/paesaggio - passaggio/soglia.
Colori sapienti, sottratti a se stessi e al tempo storico dell pittura, come inno al valore di una possibile umanità.
Colori  che hanno altre valenze " psicologiche", da quelle drammatiche a quelle spirituali.
Da un sapore orientale, oserei dire quasi bizantino, alla luce di Rubens alla materia di un  Rembrandt,

 per arrivare a un Goya o a un  Morandi fino all’oro, quella tensione che denota il colore del pane o del grano; 

senza disgiungere sogno e dramma. Corpo e anima, dunque, come essenza primaria e quindi spirituale.
Loredana