IL 30 GIUGNO SI PRESENTERÀ LA TRILOGIA   " FIORE 1°-2°-3° "

EDIZIONI CHE UNISCONO JOSEF WEISS AD AREAPANGEART

MELANTHA - FIORE SCURO IN GRECO - L'ULTIMO LIBRO D'ARTISTA NATO

DUE INCISIONI DEL 2019 DI GUIDO STRAZZA

A SPECCHIO LE POESIE DI PAUL CELAN E GILBERTO ISELLA

 

ORE 19 IN SALA ESPOSITIVA

 

 

Paul Celan

 

Paul Celan (Cernăuţi, 23 novembre 1920 – Parigi, 20 aprile 1970), poeta rumeno ebreo, di madrelingua tedesca, è nato nel capoluogo della Bucovina settentrionale, oggi parte dell’Ucraina, figlio unico di Leo Antschel-Teitler (1890-1942) e di Fritzi Schrager (1895-1942). Sin dall’infanzia, trascorsa quasi interamente a Cernauti (oggi Czernowitz), caratterizzata dall’educazione rigida e repressiva del padre, apprende la conoscenza della lingua e della letteratura tedesca in particolare grazie alla madre. I primi scrittori ai quali si appassiona sono Goethe, Rilke, Rimbaud; coltiva un certo interesse per i classici dell’anarchismo, quali Gustav Landauer e Koprotkin, che preferisce decisamente alla lettura di Marx. Nel 1938, conseguita la maturità, decide di iscriversi alla facoltà di Medicina a Tours, in Francia. Il treno sul quale viaggia sosta a Berlino proprio durante la Notte dei cristalli. È in questo periodo che Paul inizia a scrivere le prime poesie (poi confluite nell’antologia postuma “Scritti romeni”), intensificando la lettura di Kafka, Shakespeare e Nietzsche. Tornato in patria, a causa dell’annessione della Bucovina settentrionale all’URSS, non può più ripartirne; si iscrive perciò alla facoltà di romanistica della locale università. Poco più tardi, nel 1942, in seguito all’occupazione tedesca della Bucovina, Celan vive direttamente le deportazioni che condussero gli ebrei di tutta Europa all’Olocausto.

 

 

 

 

 

Gilberto Isella è nato a Lugano nel 1943.

 

 

 

 

 

Studia letteratura italiana e filosofia all’Università di Ginevra (tra i professori Jean Starobinski).

 

Dal 1968 al 1971 soggiorna a Milano. Collaboratore editoriale.

 

Ha insegnato italiano al Liceo cantonale di Lugano (dal 1974 al 2003) e alla SUPSI.

 

Membro di redazione della rivista di cultura Bloc notes, di cui è stato uno dei promotori nel 1979, e vice-presidente del Centro PEN della Svizzera italiana e retoromancia. Partecipa alle attività delle Edizioni Opera Nuova.

 

Collabora col Giornale del Popolo (articoli di critica letteraria) e con varie riviste svizzere ed estere.

 

Come critico si occupa in particolare di poesia contemporanea e teoria letteraria: numerosi articoli e saggi pubblicati in riviste e miscellanee.

 

Ha curato un’antologia degli scritti di Mario Marioni (Fogli vagabondi, G. Casagrande, 1994) e, con Tiziano Salari, l’antologia poetica Armageddon e dintorni di G.Ramella Bagneri (Insula, 2011).

 

Ha tradotto dal francese Charles Racine, Jacques Dupin e Bernard Vargaftig.

 

Numerose le collaborazioni con artisti ticinesi e italiani (libri d’arte, plaquettes, cataloghi), e con il regista cinematografico Adriano Kestenholz.

 

Le ultime raccolte poetiche: Corridoio polare (Book, 2006), Taglio di mondo (Manni, 2007), Mappe in controluce (Book, 2011) e Variabili spessori (alla chiara fonte, 2011).

 

Per il teatro ha scritto Messer Bianco vuole partire (alla chiara fonte, 2008).

 

Con Loredana Müller ha creato i libretti Passato in frattali, pesce domestico, traffico metropolitano.