" IPAZIA"

libro d'artista 

un testo di Alessandro Margnetti  

un testo di Hèctor Infante 

un incisione di Loredana Müller

 

una riflessione sulla presenza in saletta espositiva di quattro allievi scelti per merito, del corso di incisione 2023

concerto 

un duo generato per l'occasione con

Donatello Rossini cantautore

e Marco Marchi musicista.

IPAZIA

 

 

«L'uccisione di Ipazia è l'esempio di una mentalità patriarcale antichissima, che sopravvive ancora adesso, come si vede purtroppo dai tanti femminicidi che registriamo»: parole di Giorgio Parisi all'apertura del convegno organizzato dall'Accademia nazionale dei Lincei sulla figura della filosofa, matematica e astronoma vissuta ad Alessandria fra IV e V secolo. Parole che suonano come una presa di posizione forte sull'attualità: la società patriarcale resiste. Inutile negare. E porta all'aberrazione che è sotto i nostri occhi. 

La vita di Ipazia come riportata da Socrate Scolastico Historia Ecclesiastica;

lettura di Alessandro Margnetti

 

Ad Alessandria c'era una donna chiamata Ipazia, figlia del filosofo Teone, che ottenne tali successi nella letteratura e nella scienza da superare di gran lunga tutti i filosofi del suo tempo. Provenendo dalla scuola di Platone e di Plotino, lei spiegò i principi della filosofia ai suoi uditori, molti dei quali venivano da lontano per ascoltare le sue lezioni.

Facendo conto sulla padronanza di sé e sulla facilità di modi che aveva acquisito in conseguenza dello sviluppo della sua mente, non raramente apparve in pubblico davanti ai magistrati. Né lei si sentì confusa nell'andare ad una riunione di uomini. Tutti gli uomini, tenendo conto della sua dignità straordinaria e della sua virtù, l'ammiravano di più.

Fu vittima della gelosia politica che a quel tempo prevaleva. Ipazia aveva avuto frequenti incontri con Oreste. Questo fatto fu interpretato calunniosamente dal popolino cristiano che pensò fosse lei ad impedire ad Oreste di riconciliarsi con il vescovo.

Alcuni di loro, perciò, spinti da uno zelo fiero e bigotto, sotto la guida di un lettore chiamato Pietro, le tesero un'imboscata mentre ritornava a casa. La trassero fuori dalla sua carrozza e la portarono nella chiesa chiamata Caesareum, dove la spogliarono completamente e poi l'assassinarono con delle tegole. Dopo avere fatto il suo corpo a pezzi, portarono i lembi strappati in un luogo chiamato Cinaron, e là li bruciarono.

Questo affare non portò il minimo obbrobrio a Cirillo, e neanche alla chiesa di Alessandria. E certamente nulla può essere più lontano dallo spirito del cristianesimo che permettere massacri, violenze, ed azioni di quel genere.

 

Questo accadde nel mese di marzo durante la quaresima, nel quarto anno dell'episcopato di Cirillo, sotto il decimo consolato di Onorio ed il sesto di Teodosio.

 

 la traduzione è tratta dal sito Maat, che ringraziamo.

«La storia di Ipazia ha molto colpito l'immaginazione collettiva, anche al di fuori della cerchia degli addetti ai lavori - ha spiegato il premio Nobel per la Fisica 2021 -. È una scienziata che viene uccisa anche perché una donna che non stava al suo posto, aveva una vita pubblica, parlava in pubblico e prendeva posizioni pubbliche».