COMUNICATO STAMPA lunedì 25 novembre, alle ore 19 in via Ai Casgnò 11a Camorino
SEGNI E SCRITTURA PER MASSIMO CAVALLI a cura di Loredana Müller
Esposte due edizioni di grafica: AGHIFOGLI, 2017 Private Press Josef Weiss,
poesie di Antonio Rossi (Mendrisio, Ti, Ch)
LICHENE O TERRA, 2000 Edizione Grafica Fioroni, testo di Gilberto Isella (Marche Alta, Itallia).
Presenta: Gilberto Isella - suoni in sala: Claudio Farinone.
Gli artisti visivi presenti: Anne-France Aguet, Catia Berbeglia,
Paolo Di Capua, Paolo Foletti, Dina Moretti, Loredana Müller, Antonio Tabet,
Michela Torricelli, Giuliana Weiss e Petra Weiss.
Ulteriore omaggio dei poeti: Andrea Fazioli, Rosa Pierno e Lea Ticozzi.
SEGNI E SCRITTURA PER MASSIMO CAVALLI
Al Centro Culturale di Camorino Areapangeart,
si inaugura lunedì 25 novembre alle ore 19, un particolare omaggio. Quindici artisti, dedicano a Massimo Cavalli (1930-2017) un segno di affetto e rispetto. Alcuni di loro ne sono stati anche allievi. Poeti, pittori, incisori, scultori e musicisti.
La volontà che persevera all'oramai noto centro Camorinense, che ha a cuore le arti visive e al contempo ama il dialogo, il sostanziare i linguaggi delle diverse discipline artistiche, generando collaborazioni, incontri, conferenze, cinema, suoni in sala e concerti. Il piccolo gruppo areapangeart persevererà un atto non commemorativo ma, segno di continuità per custodire la dimensione dell'arte come necessaria attività e quindi pagina non trascurabile nella cultura. Abdicare il senso regionalistico per una più ampia concezione, che abbracci la cifra individuale come punto individuato in una costellazione dal carattere che tocca la geometria per scioglierla a volte in parte nel così detto "informale - lirico" ed è per questo meditativo-poetico è anche spirituale; quindi internazionale e senza confini.
SEGNI E SCRITTURA PER MASSIMO CAVALLI intende avvicinare e salvaguardare la qualità di un pensiero, la sua coerenza, e unirla al necessario criterio come requisito indispensabile. Il segno si fa gesto, così la parola, il volume scultoreo, la dimensione del suono, essi appartengono al luogo e allo spazio, raccordano un tempo interiore, osano l'essenza e l'esserci, noumeni e fenomenologia come entità e processi.
Citando REMO BERETTA e trascrivendo parzialmente un suo testo per Massimo Cavalli, attorno alle sue opere di grafica e alla sua pittura, si costituisce una messa a fuoco di contenuti e temi che l'esposizione intende proporre:
"...il nero tattile, il forte chiaroscuro in partizione rigida, fa dire Seraut; non però la potente costruzione ascendente, tronca a forti fasci incrociati e volute, elasticità di forme e volumi nelle prospezioni sghembe, a scorci, sulla destra del foglio lineare impervio" (...)
"lineature non a tratti forti, plastici, ma a strisce 'pittoriche' per ingrossamento cromatico del tratto, piene ma quasi di materiale friabile, carbone; costruzione ad angolo con arresto orrizontale, quasi un orizzonte, (senza molti precedenti); motivi spiralici, in sequenza modulata, (con antecedenti almeno indiretti), e con una specie di consunzione del tratto. "
"...sempre il contrappunto tratto a punta-tratto spesso, e il tema del rigo, gli incroci, gli accenni alla spirale, ma soprattutto la linea flessa a tratto forte, costruttivo, e a giunture, ripiegata, richiusa. Non tensione, ma pura presenza. Un che di 'meditativo', sospeso". (Remo Berretta 1984).
Questi potrebbero essere i temi tentati nelle varie "tappe" che l'esposizione curata da Loredana Müller intende.
Areapangeart come suo costume avrà una serie di appuntamenti serali, dal 2 dicembre al 27 gennaio 2020. Un programma dove la scrittura poetica di Antonio Rossi e Gilberto Isella daranno fonti e motivi di profonde assonanze e dissonanze. L'editore Josef Weiss di Mendrisio ha generato l'ultima Cartella d'arte a Massimo Cavalli, in dialogo con le poesie di Antonio Rossi. Parlerà delle sue pagine, partendo dall'impaginazione rigorosamente a piombo, dove gli spessori si uniscono anche visivamente all'entità del manufatto, della rilegatura e del contenitore di incisioni calcografiche. Loredana Müller è una delle allieve presenti, e nella stessa serata toccherà ricordi e memorie delle lezioni allo CSIA di Incisione di Cavalli, sempre vive come costante tra processo e dimensione del fare artistico in laboratorio e del passaggio di testimone come insegnante.
Gli artisti scultori: Aguet, Di Capua, Tabet, Torricelli,Weiss, e i pittori: Foletti, Moretti, Müller, G.Weiss colloquieranno e racconteranno le loro motivazioni.
Tre nuove Plaquettes, saranno presentate rispettivamente da Berbeglia e Müller e dai poeti Fazioli e Ticozzi.Un'operazione nata dalla volontà di tracciare senso e segno di una presenza e persona quella di Massimo Cavalli che in Ticino ha operato come docente dalle scuole medie, alle superiori, fino allo CSIA ( Centro Scolastico Industrie Artistiche ) dove ha dato un apporto fondamentale. Da Milano, a Roma, da Torino alle Marche, fino a giungere a Parigi. Ed è il mistero dell'arte, sempre aperto nel raggiungere luoghi ad edificare altre realtà, imperdibili testimonianze dell'animo umano.
Areapangeart compie 5 anni di attività nel settembre del 2020, e pensando ad una media di sei incontri serali pensati a tema per le quattro esposizioni annue tra dialoghi e incontri, ha raggiunto un quarto di secolo in un baleno. Ma il suo essere all'ombra d'ogni castello, la fa essere una situazione atipica, poche le persone veramente assidue, eppure l'incontrarsi è una forma partecipativa.
Le esposizioni sono molto seguite, le inaugurazioni vedono sulle 100 persone che per un luogo dalle dimensioni abbastanza contenute mostra una particolare verità cucita dalle raffinate esposizioni, dalle scelte degli artisti alle sentite presentazioni, dai suoni in sala composti appositamente da musicisti in dialogo con gli artisti presentati, con temi, spazi, e opere.
Biografia di MASSIMO CAVALLI: Pittore, incisore e insegnante, nato nel 1930 a Locarno e muore nel 2017 a Massagno, Massimo Cavalli si diplomò all'Accademia di Brera a Milano nel 1954. Tra il 1960 e il 1961, è ospite dell'Istituto svizzero a Roma, dove conobbe Mafai, Leoncillo e l'incisore Ciarrocchi. Dal 1962, ebbe uno studio a Milano che mantenne fino al 1980, e la sua attività si svolse tra la capitale lombarda e il Ticino. A Milano conobbe e frequentò i colleghi Della Torre, Olivieri, Vago, Lavagnino, Repetto e Gianfranco Fasce. Pittore e incisore, realizzò anche pitture murali e ha fornito disegni per mosaici, vetrate e per arazzi. Il percorso espositivo degli anni milanesi registra le significative tappe dalla Galleria Annunciata (1963) e alla Galleria del Milione (1967); poi alla Galleria Bergamini (1993), di Torino, alla collaborazione con Franco Masoero Edizioni d'arte (1993) a quella presso il Cabinet des estampes al Museo Jenish di Vevey nel 1996. Insegnante di incisione al Centro scolastico industrie artistiche (CSIA) a Lugano dal 1974 al '92, nel 1990 Massimo Cavalli fu nominato membro della Commissione cantonale delle belle arti. Viveva e lavora a Lugano-Massagno.
"SEGNI E SCRITTURE" areapangeart 25. 11 . 2019
MASSIMO CAVALLI (Remo Berretta 1984)
"...il nero tattile, il forte chiaroscuro in partizione rigida, ...... non però la potente costruzione ascendente, tronca a forti fasci incrociati e volute,
elasticità di forme e volumi nelle prospezioni sghembe, a scorci, sulla destra del foglio lineare impervio ..."
"...lineature non a tratti forti, plastici, ma a strisce "pittoriche" per ingrossamento cromatico del tratto, piene ma quasi di materiale friabile, carbone; costruzione ad angolo con arresto orrizontale, quasi un orizzonti, ( senza molti precedenti)..."
"...motivi spiralici, in sequenza modulata, ( con antecedenti almeno indiretti), e con una specie di consunzione del tratto...sempre il contrappunto tratto a punta-tratto spesso, e il tema del rigo, gli incroci, gli accenni alla spirale, ma soprattutto la linea flessa a tratto forte, costruttivo, e a giunture, ripiegata, richiusa. Non tensione, ma pura presenza. Un che di 'meditativo', sospeso."
PICCOLE NOTE BIOGRAFICHE PER GLI ARTISTI VISIVI
Massimo Cavalli, (Locarno 1930- 2017)
Trascorre a Bellinzona infanzia e adolescenza. Dal 1949 al 1954 si forma a Milano, all’Accademia di Brera, sotto la guida di Aldo Carpi, il cui assistente Italo Valenti ne apprezza le qualità. Le prime esposizioni personali si tengono in Ticino: nel 1957 al Circolo di cultura di Bellinzona, presentata da Giorgio Orelli; nel 1959 alla galleria del Negromante di Locarno, con presentazione di Virgilio Gilardoni. Dal 1960 al 1961 soggiorna all’Istituto svizzero di Roma; dal 1962 al 1980 ha il suo studio a Milano dove espone al Salone dell’Annunciata (1963) e alla Galleria del Milione (1967) – gli spazi che privilegiano la pittura informale. Vive di continuo il pendolarismo fra Milano e il Canton Ticino che negli Seite 1/4, http://www.sikart.ch anni ’60 gli riserva non poche amarezze per la committenza negata. Fra il 1965 e 1968 esegue alcune pitture murali per degli edifici pubblici in Ticino e undici vetrate per la Chiesa cristiana protestante di Milano. Dal 1974 al 1992 è insegnante di incisione presso il Centro scolastico industrie artistiche (CSIA) di Lugano. La sua ricca produzione grafica, tirata nell’Atelier Upiglio di Milano, è pubblicata dalle Edizioni Scheiwiller. Un fondo di suoi dipinti e stampe – presentato al Musée Jenisch a Vevey – è disposto in permanenza al Museo Villa dei Cedri di Bellinzona dal 1996.
Anne-France Aguet, nasce a Losanna nel 1964 e si è laureata alla Facoltà di Architettura del Politecnico Federale di Losanna (CH) nel 1989. Dopo la laurea, segue una formazione sui paesi in via di sviluppo in Africa, proposta dal dipartimento del Genio Rurale del Politecnico di Losanna (CH) al Politecnico di Thiès (Senegal). Dal 1990 al 1991 partecipa a diversi concorsi di architettura a Losanna. Dal 1991 al 1996 lavora presso lo studio di Luigi Snozzi a Locarno, principalmente per l’allestimento della mostra sulla carriera di Luigi Snozzi alla Biennale di Venezia. Dal 1998 inizia la sua attività come libera professionista a Mendrisio. Nella scultura: Dal 2005 è attiva nella scultura in marmo al laboratorio delle cave di Arzo e al laboratorio “la Piastra” di Usama Alnassar a Carrara. Dal 2010 frequenta seminari di scultura di marmo a Carrara presso il laboratorio Alnassar. Nel 2005, 2006, 2008 e 2010 ha frequentato dei corsi di scultura in marmo dai professori Giorgio Eros Morandini, Milena Taneva e Pier Marco Bricchi alle cave di Arzo (CH) e da Alnassar a Carrara. L’attività di “pensatrice dello spazio” la segue da sempre. Ha partecipato ad esposizioni e momenti collettivi di scultura nel Mendrisiotto.
Catia Berbeglia Pellegrini, nasce il 20.11.1967 a Viterbo. Frequenta il liceo artistico e l'accademia di belle arti di Viterbo. Nel 1998 contribuisce ai lavori di restauro del cortile d'onore del Quirinale di Roma. Attualmente vive e lavora a Bellinzona, insegna arti visive, e conduce la sua ricerca nella grafica e nella pittura.
Paolo Di Capua, nasce nel ’57 a Roma. Studi: Accademia di Belle Arti di Roma e Dottorato di Ricerca in Arte Visiva presso la Facolta' di Belle Arti dell'Università La Laguna', Isole Canarie, Spagna. Dagli inizi degli anni ’80 ha un attività espositiva internazionale. Ha partecipato alla 54^ Biennale di Venezia, Padiglione Italia nel Mondo. La sua opera '' Crescita di Piante Notturne'' fa parte della collezione del Museo Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea a Seoul. Dal 2001 dirige lo HyunnArt Studio a Roma.
Paolo Foletti , é nato a Massagno nel 1957. 1977/1981 Frequenta prima lo CSIA e quindi l
'Accademia di B.A. di Urbino.Si
occupa di pittura, scultura, incisione, monotipi fotografici.
Nel 2008 ha esposto fotogrammi alla Galleria Cons Arc di Chiasso.
Dina Moretti, è nata a Lugano nel 1958. Dopo gli studi all'Istituto Magistrale, si è diplomata all'Accademia delle Belle Arti di Brera (Milano-Italia) nel 1985. Vive e lavora in Svizzera e in Italia.
Loredana Müller, è nata a Mendrisio nel 1964, risiede nel Luganese e studia allo CSIA, segue le lezioni di M. Cavalli e M. Huber, tra grafica e arti applicate. Con una borsa di studio, si licenzia in pittura nel 1988 presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, ove frequenta i corsi di E. Brunori e G. Strazza. È pittrice, incisore, ceramista. Espone frequentemente in Italia, in Francia, in Svezia, in Romania e in Svizzera, sia in personali che in collettive. Rientra in Ticino nel 2000. Apre la Galleria Pangeart (2002-2006) a Bellinzona. Cura le cartelle calcografiche Omaggi e confronti. Avvia nel 2006 la Scuola Pangeart di Arti Applicate a Camorino. Nel 2007 il Progetto Pangeart si unisce a AR Officina d’Arte Contemporanea a Milano. Nel 2008 cura le cartelle calcografiche AR. Nascono le Edizioni Pangeart in collaborazione con artisti e poeti. Nel 2009 fonda le edizioni ramo radice con M.R.Valentini. Cospicua la produzione di libri d’artista. Dal 2009 collabora con la Galleria Stellanove di Mendrisio e con L.I.Art Roma.Dal 2010 al 2015 hanno luogo numerose esposizioni di pittura e d'incisione calcografica. Nel 2015 apre col compagno Gabriele Donadini il centro culturale areapangeart, con esposizioni internazionali e incontri di poesia, letteratura, musica e cinema: www.areapangeart.ch
Antonio Tabet, nasce nel 1940 . Formazione di grafico con esperienze di lavoro a Londra e a Milano (Unimark International, Pirelli). Dal 1972 al 2000 direttore artistico della Banca del Gottardo (Lugano). Membro di Visarte (allora SPSAS) dagli anni ’80, nel cui ambito ha partecipato a numerose mostre collettive, all’impaginazione di diversi cataloghi e alla creazione dell’opera-omaggio 2010 per i sostenitori e i soci attivi del gruppo Visarte Ticino. Dal 2000 si allontana gradualmente dalla grafica e si dedica principalmente alla ricerca nello spazio, utilizzando riflessioni, trasparenze, ombre e incastri. Ha ripetutamente esposto alla Officina di Magliaso di Flavia Zanetti e a La Cantina di Muzzano.
Michela Torricelli, nata il 12 luglio 1972. Vive e lavora a Mendrisio (CH) diplomi d'arte prima a Losanna poi a Faenza. Frequenta assiduamente la città della ceramica, vince premi ed espone il suo lavoro sempre con la dimensione di ricerca e aperture alle tecniche che vanno dalla ceramica al Raku nudo, fino gli ultimi esordi con la materia della porcellana. Svolge attività didattica a tutto campo, e sono molte le sue esposizioni sia in Svizzera che all'estero Dal 2001 svolge la sua attività di ceramista indipendente presso il suo atelier di Mendrisio (CH). Dal 2006 è membro attivo dell’Associazione ceramisti Svizzeri.
Giuliana Weiss Grasso, nassce il 9 luglio del 1948 a Bagnoli Irpino in Italia. Dopo aver frequentato la scuola d'Arte Castellini a Como, lavora da quarantanni con il marito Josef Weiss comee rilegatrice nel loro atelier di Mendrisio. Luogo dove genera anche le carte marmorizzate, che dalla funzione di decorazione per il libri, divengono immagini autonome in un secondo tempo, per divenire ora la sua passione e ricerca "grafico-pittorica".
Josef Weiss, nasce a Romanshorn, una cittadina del Canton Turgovia sul lago di Costanza. Ha trascorso la sua infanzia ad Horn, in Turgovia. Dal 1959 al 1963 inizia la sua formazione come rilegatore in bottega e presso la Schule für Gestaltung St. Gallen (Kunstgewerbliche Abteilung). Amplia i suoi studi professionali a Berna, Salzburg, Augsburg, Brighton, alla Certosa di Pavia e Berlino; successivamente nei primi anni ottanta presso il Centro del bel libro di Ascona con Hugo Peller. Dal 1981 è titolare dell'Atelier Josef Weiss, laboratorio di rilegatura, grafica e letterpress printing. Dal 1989 l’atelier è nel centro storico di Mendrisio. Nel 1971 sposa Giuliana che a tutt’ora collabora con lui per la realizzazione delle sue edizioni. Nel 2002 idea una collana editoriale intitolata Dîvân [1] nata dal desiderio di contribuire ad un possibile dialogo tra Occidente ed Oriente, mediante il chiaro riferimento all’intenzione di Johann Wolfgang von Goethe nel suo West-óstliche Dîvân. Al progetto prendono parte poeti, scrittori, artisti e architetti, tra i quali Mario Botta, Gigi Guadagnucci lo scultore svizzero Nag Arnoldi e il premio Nobel per la pace Rigoberta Menchú Tum. La collana è entrata a far parte della collezione della Biblioteca Nazionale Svizzera e la Biblioteca Cantonale di Lugano.
Petra Weiss, è nata il 21 agosto 1947 a Cassina d'Agno. 1965-1970 formazione come ceramista.Vive e lavora a Tremona. Dal 1970 presenta sue opere scultoree in esposizioni personali e collettive in gallerie e musei in Svizzera, Italia, Francia,
Germania, Danimarca, Austria, Unione Sovietica, Cipro, Slovenia, Ungheria, Portogallo, Stati Uniti, Canadà, Giappone, Cina, Spagna, Grecia. Dal 1976 realizza numerose opere inserite in architetture pubbliche e
private. Nel 1998-99 realizza 21 disegni colorati che si
rivelano fulcro della sua espressione. Nel 2003 il Museo Vela di
Ligornetto e successivamente il Museo Ariana di Ginevra presentano la mostra "Racconto di forme e di colori", uno sguardo sul suo lavoro di scultrice dal 1967 al 2003 (Catalogo).
Nel 2003 Edizioni Ulivo (Collana Il sorriso del gatto) pubblica "Poche parole
per dire", una raccolta di sue poesie.Dal 2003 realizza eventi estemporanei proponendo la scultura in spazi urbani e in ambienti naturali in collaborazione con altre discipline (danza,
musica).
Di ogni evento è stato composto un filmato che lo
documenta.
Dalla raccolta delle riprese di questi eventi nel 2007 realizza i film
"D'improvviso a Milano" e "Il viaggio dell'alfabeto".