9 poesie - 9 carte

Rita Iacomino . Gilberto  Isella . Antonio Rossi e Gianni Paris in dialogo ad areapangeart:

Salvatore Sciarrino

INTRODUZIONE ALL'OSCURO

 

Solitamente si chiama introduzione un pezzo che ne prevede un altro, anticipandone elementi e suggerendone o contrastandone talvolta il carattere. Non é questo il caso di Introduzione all'Oscuro, dove il termine assume pienamente il senso di attesa.

C'é un punto della nostra logica musicale, un certo modo di passare da un pensiero al successivo, che potremmo definire transitorio proprio per la specifica funzione di collegamento. Immaginate invece una forma alla cui concatenazione di tensione e riposo fossero sottratti i momenti di quest'ultimo, ma senza negare sviluppo e coerenza al discorso musicale: un'angoscia in cui i ponti fossero gettati all'infinito. Nell'introduzione all'Oscuro é evidente la mimesi, o il riporto, di alcuni suoni vitali della fisiologia interna, una sorta di oggettivazione, una drammatizzazione muta del cuore e del respiro. Ivi la musica tende a capovolgere i termini di assenza e presenza, spostandoli verso ciò che é " spettrale". Ciò che si avverte non si percepisce: rimane quasi solo un moto cieco ed enigmatico in accelerazione e decelerazione di pulsazioni periodiche, un clima di ansia la cui motivazione psicologica "esterna" ci é chiusa al senso.

 

Alcune reminiscenze di canzoni, disfatti brandelli di realtà, in questo clima, ci appariranno infine non solo con la magica indifferenza delle cose che ci sono abituali, di più, quasi lucide epifanie.

le prossime fotografie sono di Alessandro Margnetti , le contornate.

Rita Iacomino, nata a Torre del Greco nel 1962 vive a Roma. Si diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Roma nel 1989. Nello stesso anno vince il Premio Montale con la silloge inedita Luoghi impraticabili nella memoria (antologia del Premio, Scheiwiller, 1990).

Da questa data affianca all’attività espositiva di opere grafiche e pittoriche, letture poetiche in locali e teatri, pubblicando versi e prose in antologie e riviste.

Nel 1999 pubblica la raccolta Dura Verticale (Edizioni della Cometa).

 

Nel 2010 vince il Premio Logos con la raccolta Amore di Silvia e Atlante edita nello stesso anno da Giulio Perrone, quindi vince la 3° edizione del Premio Nazionale Quaderni di Lìnfera con la raccolta Poemetto tra i denti (Edizioni progetto cultura, 2012) , finalista nel Premio Mario Luzi 2013. Per alcuni anni ha collaborato a sperimentazioni di tipo situazionista sulla parola e le identità poetiche, realizzando la performance Perifezie: poetica per juke-box umani e portavoce e l’inedito Maite: le antifone.

Gilberto Isella (Lugano 1943) è poeta e critico letterario. Laureato in lettere e filosofia all’Università di Ginevra, ha insegnato nel Liceo cantonale di Lugano e alla SUPSI. Collabora con giornali, riviste letterarie e con il sito web “osservatore magazine”.ch. Partecipa a diverse attività culturali, nel Canton Ticino e in Italia.

Come critico si è occupato in particolare di poesia contemporanea e teoria letteraria: numerosi i suoi articoli pubblicati in periodici e miscellanee svizzere ed estere. Ha tradotto dal francese Charles Racine, Jacques Dupin (la raccolta Écart/Scarto e il saggio Giacometti, Testi per un approccio), Cédric Demangeot e Bernard Vargaftig (Io scrivo ciò che è vivere), e dal catalano diversi poeti contemporanei (per la rivista Traduzione/Tradizione).

 

Tra le recenti raccolte poetiche si segnalano Mappe in controluce (2011), Caro aberrante fiore (2013), L’occhio piegato (2015), Arepo (2018) e Catene smarrite (2020). In collaborazione con l’artista Loredana Müller sono usciti i libretti Preludio e corrente per Antoni, Mobilune e Il Signor Grillo e l’evoluzione della specie. Per il teatro ha scritto Messer Bianco vuole partire (2008), Il giardino della vita (2017) e l’atto unico radiofonico Faustina (2020). Ha collaborato alla sceneggiatura di alcuni film di Adriano Kestenholz. Ha scritto anche opere in prosa. Da ultimo, nel 2019, è uscito il saggio-racconto Engadina.

Antonio Rossi, nato nel 1952 a Maroggia (Canton Ticino), ha studiato letteratura italiana alle Università di Friburgo (Svizzera) e di Firenze. Ha pubblicato le raccolte di poesie Ricognizioni (Casagrande 1979, prefazione di Giovanni Raboni), Diafonie (Scheiwiller 1995, prefazione di Stefano Agosti), Sesterno (2005) e Brevis altera (2015), entrambe presso Book Editore. Ha realizzato in collaborazione con Samuele Gabai le plaquette di poesie e acqueforti Glyphé (Stucchi 1989) e Quivi (Hic et nunc 2020), con Massimo Cavalli la cartella Aghifogli (Edizioni Josef Weiss 2017). Si è occupato di poesia italiana del Quattro-Cinquecento, in particolare del poeta-musico Serafino Aquilano. Ha tradotto le Poesie di Robert Walser (Casagrande 2000), Sage/Leggenda di Paul Wühr (Galleria Mazzoli 2015) e L’homme flottant/L’uomo flottante di Jean Flaminien (Book Editore 2016). Abita ad Arzo (Canton Ticino).

Gianni Paris, nasce il giorno 8 maggio del 1948 a Wängi in Turgovia CH . Si trasferisce in Ticino e dopo gli studi all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano in Italia, tra il 1974 e il 1978, ha condotto con rigore una ricerca in qualche modo inesorabile, un lavoro sulla pittura, che è durato lunghi anni; quasi in ritiro, nell’atelier di Melano, vicino a Mendrisio, nella Svizzera Italiana, dove è deceduto il 31 gennaio del 2o18

 

Espone: nel 1976 alla Sala Patriziale di Carasso, nel 1977 alla Galleria Sintesti di Chiasso, nel 1977 in una collettiva al Museo di Mendriso, nel 1978 al Museo della Malpensata a Lugano, nel 1978 alla Galleria La Bottega ad Arzo, nel 1979 alla Fondazione Caccia-Rusca a Morcote, nel 1979 svolge un lavoro collettivo per la Via Crucis al Convento di Santa Maria a Bigorio, nel 1980 alla Galleria Mendrisio a Mendrisio, nel 1981 alla Galleria della SPSAS a Locarno, nel 1981 Esposizione "Il Disegno Svizzero 1970-1980 " per la Pro Helvettia, nel 1982 alla Casa Cavalier Pellanda a Biasca, , nel 1982 Esposizione Regionale del Disegno a Chiasso, 1983 Galleria Corso Bello a Mendrisio, 1984 Galleria La Loggia a Carona-Lugano, nel 1984 alla Galleria Urania a Zurigo, nel 1987 allo Studio di Pierino Selmoni a Ligornetto, nel 1992 alla Galleria La Casa di Vaglio, nel 1994 Casa Yvonne-Walter Zogg a Ligornetto, nel 1994 al Museo D'Arte di Mendrisio" Under 49", nel 1995 Alla Casa Di Vaglio, nel 1995 al Centro Elisarium di Minusio-Locarno, nel 1996 a Villa Foresta a Mendrisio, nel 1998 Galleria Rosengarten, a Thun nel Cantone di Berna, nel 1999 Galleria Poma, a Morcote, Carlo Manini, scultore, Gianni Paris, pittore, nel 2000 allo Spazio Irene Weiss a Tremona Ti. Nel 2015-'1616 PITTURA IN PAGINA omaggio a Gianni Paris, presenta Maria Will al centro culturale areapangeart di Camorino-Bellinzona , nel 2018 La Biennale del Libro d'Artista, UN AMICIZIA WEISS -PARIS presenta Rosa Pierno, al centro areapangeart di Camorino-Bellinzona, nel febbraio 2019 Omaggio a Gianni Paris IN CARTA E IN TELA presenta il poeta Antonio Rossi.