COMUNICATO STAMPA

.LE GEOMETRIE NON EUCLIDEE DI ENRICO DELLA TORRE

OMAGGIO A PIÙ VOCI dal 21 novembre ore 19  fino al 20 marzo 2023

Presenta: Gilberto Isella.

Suoni in sala: di Heribert Mölliger e Edith Salmen con il brano composto

" Camminare tra le opere d'arte”.

a cura di Loredana Müller

Gli artisti sono:

 

GIULIA NAPOLEONE, GUALTIERO MASCANZONI, PETRA WEISS, PAOLO BLENDINGER, CATHERINE ROVELLI, PAOLA FONTICOLI, LOREDANA MÜLLER, BEATRICE LANCINI BALBI, LAURA FUMAGALLI.

Ad Areapangeart, centro culturale di Camorino, si inaugura il 21 novembre alle ore 19.00un’esposizione dedicata ad Enrico Della Torre. Sono stati invitati nove artisti che si avvicinano alla poetica del pittore lombardo nato a Pizzighettone nel 1931 e scomparso nell’agosto di quest’anno all'età di 91 anni. Questa esposizione nasce da una promessa al pittore-incisore Della Torre che aveva il suo studio a Milano, ed era compagno di accademia di Massimo Cavalli. Enrico Della Torre fece, assieme all’amica Giulia Napoleone un’importante donazione ed esposizione nel 2001 al Museo di Villa Dei Cedri di Bellinzona. Una promessa generata dopo l'esposizione personale al centro Camorinense, presentata da Maria Will nel 2019 Omaggio a Enrico Della Torre. Una nuova pagina curata da Loredana Müller e Gabriele Donadini che abbraccia una filosofia degli omaggi concepiti simbolicamente come viatici tra artisti affini. Trasmissione di una testimonianza del fare e procedere in arte. In sala espositiva i nove artisti generano un dialogo tra loro unitamente a pagine di Enrico Della Torre, e poesie di Vittorio Sereni, di Roberto Sanesi, di Gilberto Isella, di Vittorio Cozzoli, e un testo di Franco Russoli; sono presenti estratti da libri d'artista assieme alle relative incisioni del maestro lombardo, e spesso creano un tessuto di vicinanza e di affinità.

Collage, incisione e pittura, dialogano con scultura in pietra in legno in ceramica e testi poetici. Un’esposizione che vive di piccole stazioni, dove fossili, insetti, radici, templi, composizioni, variazioni, sono lo scorrere delle acque di un fiume, come la magia di una foglia caduca... Candidamente i temi cambiano ruolo e autore, diviene un'elegia alla misura del fare di cui riconosciamo maestro Enrico Della Torre. " Germinations, éclosions, floraisons, éruption..." nel cosmo e nel microcosmo, nello spazio naturale e nella dimensione dell'anima...così Baudelaire si innesta nelle immagini di Enrico Della Torre, così gli artisti presenti dialogano nell'universo intimistico delle opere esposte.

GIULIA NAPOLEONE (1936) presenta carte a pastello che titola " Per Enrico".

GUALTIERO MASCANZONI (1941) espone sculture in alabastro dove è la Metamorfosi e le Cellule che si ricercano.

PETRA WEISS (1947) ceramista pura, porta particolari templi e una simbologia della scala in gres ad alta temperatura.

PAOLO BLENDINGER (1954) espone collage di carte dipinte e cartoni, dove cromie e moduli si ricercano in ritmi musicali.

CATHERINE ROVELLI (1960) espone sculture in marmo d'Arzo, Möbius o Toccata e Fuga, caratterizzano un viaggio tra geometria e oscillazioni vitali.

PAOLA FONTICOLI (1961) mostra collage di misurata perfezione, eleganti e giocosi, con cromie raffinatissime.

LOREDANA MÜLLER (1964) espone carte e tele con inchiostri, ossidi e mestiche che dialogano con ritmi e andamenti, strati o pieghe del tempo

BEATRICE LA­NCINI BALBI (1965) presenta collage dove il materiale, spesso raccolto in natura ed essiccato, sposa monotipie-xilografia, generano contrappunto tra nero e note di colore.

LAURA FUMAGALLI (1966) presenta pagine unite tra incisioni alla maniera nera e moti a inchiostri di stampa monotipica, pagine partiture, bianco e nero.

Un’esposizione ricca e vivace, colma di traslazioni che vorremmo sintetizzare con questo piccolo testo tratto dai Mottetti di Montale:

"Accade che le affinità d'anima non giungono al gesto e alle parole ma rimangano effuse come un magnetismo.

È raro ma accade "

In Areapangeart sono previsti, a cavallo tra il 2022 e il marzo 2023 cinque incontri:

 

Il 28 novembre un incontro di poesia con Guarracino, Isella e Nessi; il 12 dicembre incontro con il regista Werner Weick “Bambine da buttare” doc. ciclo La Dea Ferita; il 23 gennaio Taccuini EDT con Gilberto Isella; il 13 e 27 febbraio voce agli artisti invitati. LM.

Enrico Della Torre Nato a Pizzighettone nel 1931 , si diploma nel 1955 all’Accademia di Brera dove conosce l’artista ticinese Massimo Cavalli. Sempre negli anni Cinquanta frequenta anche l’Accademia di Belle Arti di Roma. Così come Cavalli, il lavoro di Della Torre si sviluppa tra la tecnica dell’incisione e quella della pittura.

Dopo la sua prima mostra personale nel 1956 alla Galleria dell’Ariete a Milano, la sua regolare attività espositiva si svolge in Italia e all’estero, specialmente in Germania, Austria e Svizzera. Il suo riconosciuto lavoro artistico e espositivo viene accompagnato da esperienze didattiche. Dal 1992 al 1995 insegna tecniche incisorie presso la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. Enrico Della Torre riceve premi e riconoscimenti per il suo percorso artistico, tra i quali il primo Premio S. Fedele di pittura (1960) e il Premio della Triennale dell’Incisione al Museo della Permanente a Milano (1994). Nel 1999 diventa membro dell’Accademia Nazionale di San Luca.

Vive tra Milano e Teglio, in Valtellina, alternando la sua attività artistica tra i due luoghi.

 

 Giulia Napoleone, pittrice e incisore, nata a Pescara il 1° febbraio 1936. A Roma dal 1957, partendo da una formazione rivolta verso un vasto arco di interessi (dalla musica classica alla fotografia), si è quindi dedicata alla pittura e, prevalentemente, alla grafica. Ha frequentato come ricercatrice (dal 1965) e come docente (1974-76) la Calcografia Nazionale di Roma, stringendo un sodalizio di studio con G. Strazza. Si è perfezionata (1967) nelle tecniche grafiche presso il Rijksmuseum di Amsterdam. Ha partecipato a numerose esposizioni collettive; tra le mostre personali recenti, Luce e ombra (1992, Roma, Museo laboratorio di arte contemporanea dell'Università "La Sapienza"); Giulia Napoleone. Opere su carta 1963-1997 (1997, Roma, Calcografia Nazionale). A parte la breve esperienza, nei primi anni Settanta, dell'uso di materiali plastici (sico glass), ha trovato nell'incisione a punzone e nelle altre tecniche dirette (bulino, maniera nera, puntasecca) un mezzo espressivo intimamente congeniale, accanto all'acquerello e al disegno a pastello e a inchiostro. Nelle prime opere emerge l'uso di segni o unità minimali, impaginati in tessiture astratte (serie Urania, 1963-64; Mosaico, 1964-65; Muro, 1965) o ispirate a forme vegetali o paesaggi immaginari (serie Foglie, 1963); in seguito ha rivolto i suoi interessi in particolare alle ricerche sulla luce, sui passaggi cromatici e sul ritmo compositivo della linea e del segno, che sono alla base degli acquerelli (serie Variazioni, 1977; Trasparenze, 1989; Acqua, 1992-93) come dei disegni a inchiostro in bianco e nero (Notte a Numana, 1985; illustrazioni per Les fleurs du mal, 1995-96) e delle incisioni (serie Segno e controsegno, 1974, punzone; Specchi d'ombra, 1992, maniera nera). Ha un mosaico alla stazione della metropolitana di Piazza V. Emanuele a Roma. (1997).

 

Gualtiero Mascanzoni nato nel 1941, nel 1960 frequenta la scuola di Belle Arti di Losanna, prosegue a Parigi all'Accadémie de le Grand Chaumière. Viaggia l'Italia soprattutto Firenze/ Toscana, dove è Paolo Uccello a colpirlo. Rientra in Ticino ed è attivo come insegnante a tempo pieno nelle scuole superiori, ma si dedica comunque all'incisione, alla pittura e alla scultura. Negli anni '80 viaggia in Oriente, si ferma per un lungo soggiorno in India. Dal 2000 si dedica esclusivamente alla scultura, in legno, in alabastro e marmo. Oltre rappresentare la figura come ente umano e filosofico, abbraccia nelle sue opere la luce ed il vuoto come essenza creaturale. Molte le personali e le collettive a Bellinzona, Basilea, Berna, Busto Arsizio, Carona, Gnosca, Grono ( GR), Morcote, Neuchàtel, Portogruaro, Rivera, Stabio, Varese, Milano. Attivo in manifestazioni legate all'arte, dal Gambarogno, a Chàteau de La Sarraz, da Indemini, alla Calabria, da Giubiasco, a Monticiano di Siena. Molti i testi critici e gli approfondimenti, di critici e giornalisti della nostra regione e non solo. Vive e lavora a Prato Carasso.

 

Petra Weiss è nata il 21 agosto 1947 a Cassina d’Agno. La mamma giornalista e scrittrice, il papà scultore. Vive e lavora a Tremona.1965-1970 formazione come ceramista da Antoine de Vinck a Brüxelles, da Jean Claude de Crousaz a Ginevra, da Carlo Zauli a Faenza. Con Carlo Zauli mantiene un prezioso rapporto di dialogo. Dal 1970 presenta sue opere scultoree in esposizioni personali e collettive in gallerie e musei in Svizzera, Italia, Francia, Germania, Danimarca, Austria, Unione Sovietica, Cipro, Slovenia, Ungheria, Portogallo, Stati Uniti, Canadà, Giappone, Cina, Spagna, Grecia. Dal 1970 è membro dell’Accademia Internazionale della ceramica. Borsa federale nel 1969, 1970, 1971. Premi e riconoscimenti a esposizioni e concorsi in Svizzera e all’estero. Dal 1976 realizza numerose opere inserite in architetture pubbliche e private. Dal 1980 lavora come designer per l’industria ceramica in Svizzera e all’estero.

Dal 1980 al 1984 è presidente dell’Associazione dei ceramisti svizzeri.

Dal 1988 al 1994 è esperta nell’ambito del concorso federale per la ceramica e del design.

Nel 2003 il Museo Vela a Ligornetto e il Museo Ariana a Ginevra presentano l’esposizione “Racconto di forme e colori”, uno sguardo retrospettivo sul suo lavoro dal 1967 al 2003.

Nel maggio del 2015 a Siena, le viene conferito il premio alla carriera. Viene presentata l’esposizione “Terramar, le strade senza confini di Petra Weiss.

 

Paolo Blendinger nasce ad Agno il 7 agosto 1954. Dopo un soggiorno di studio di due anni a Parigi e a Londra, frequenta dal 1975 al 1979 i corsi di Storia dell'Arte all'Università Statale di Firenze sotto la guida di Mina Gregori e Maria Grazia Ciardi Dupré. Ha tenuto personali in Svizzera e all'estero dal 1975. Sue opere si trovano nelle collezioni dell'UBS Ticino ed al centro culturale Seedam di Pfäffikon/Svitto. Fa parte dal 1981 del Consiglio della Fondazione Marianna von Werefkin, Ascona; quale membro della commissione culturale del Museo Comunale di Ascona dal 1982 al 1991 e dal 1993 al 1996 ha organizzato diverse esposizioni. Docente di storia dell’arte moderna alla S.U.P.S.I., dipartimento delle Arti Applicate dal 1999 al 2002. Dal 1980 risiede a Torricella e a Lugano si trova la sua Galleria d’Arte “Galleria di Via Marconi 2”. La tecnica artistica che Paolo Blendinger privilegia è il collage, in particolare quello eseguito coi “papiers peints” di cui il riferimento più alto resta Henri Matisse. In questa tecnica risiede la libertà e l’immediatezza compositiva, dando inizio, il 5 aprile 2007, al suo “Diario minimo” costituito da tavole con 24 collages giornalieri che hanno finito per visualizzare in qualche modo lo scorrere del tempo attraverso continue variazioni formali e cromatiche in un unico formato ricorrente, modulare e con una sintassi stilistica propria.

 

Catherine Rovelli, ( 1960)"All’età di 15 anni, durante un soggiorno presso una famiglia amante dell’arte contemporanea rimasi folgorata da un’opera di Josef Albers, appesa in corridoio. Non c’era giorno che non mi soffermassi ad ammirarla, quella semplicità vibrante, quella perfezione imperfetta mi seduceva. Poi non ci pensai più e la mia vita continuò il suo percorso. Il lavoro come script presso la RTSI che occupò dieci anni della mia vita, ebbe sicuramente un’impronta determinante nel mio percorso di educazione all’immagine. Mi rimase il piacere di frequentare gallerie d’arte, mostre di arte e solo più tardi scoprii il piacere di dipingere e più tardi ancora di scolpire. Questa è la vera attività che mi coinvolge in maniera totale, con tutto il mio essere.

 

Paola Fonticoli (Torino '61) si diploma nel 1984 in Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Milano; l'anno seguente la Nuova Prearo Editore pubblica la sua tesi di Storia dell'Arte dal titolo “Achille Bonito Oliva - La critica d'arte come arte della critica”. La sua prima mostra personale è del 1985. Seguono, fra le altre, quelle di Rio de Janeiro, Milano, Parigi, Kyoto, New York, Bonn, Colonia, Mendrisio, Torino. Partecipa a numerose mostre collettive in Italia e all'estero su invito, tra gli altri, di: Achille Bonito Oliva, Lorànd Hegyi, Elena Pontiggia, Claudio Cerritelli, Francesca Alfano Miglietti, Martina Corgnati, Flaminio Gualdoni, Angela Madesani, Matteo Galbiati.

 

Loredana Müller, è nata a Mendrisio nel 1964, risiede nel Luganese e studia allo CSIA, segue le lezioni di M. Cavalli e M. Huber, tra grafica e arti applicate. Con una borsa di studio, si licenzia in pittura nel 1988 presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, ove frequenta i corsi di E. Brunori e G. Strazza. È pittrice, incisore, ceramista. Espone frequentemente in Italia, in Francia, in Svezia, in Romania e in Svizzera, sia in personali che in collettive. Rientra in Ticino nel 2000. Apre la Galleria Pangeart (2002-2006) a Bellinzona. Cura le cartelle calcografiche Omaggi e confronti. Avvia nel 2006 la Scuola areapangeart di Arti Applicate a Camorino. Nel 2007 il Progetto Pangeart si unisce a AR Officina d’Arte Contemporanea a Milano. Nel 2008 cura le cartelle calcografiche AR. Nascono le Edizioni areapangeart in collaborazione con artisti e poeti. Nel 2009 fonda le edizioni ramo radice con M.R.Valentini. Cospicua la produzione di libri d’artista. Dal 2009 collabora con la Galleria Stellanove di Mendrisio e con L.I.Art Roma. Dal 2010 al 2015 hanno luogo numerose esposizioni di pittura e d'incisione calcografica. Nel 2015 apre col compagno Gabriele Donadini il centro culturale areapangeart, con esposizioni internazionali e incontri di poesia, letteratura, musica e cinema.

 

Beatrice Lancini Balbi (1965) Ottengo il diploma federale di grafica presso lo CSIA di Lugano nel 1986.

Frequento lo studio di Max e Aoi Huber a Sagno. Svolgo attività professionale a Milano presso lo Studio Signo di Heinz Weibl e collaboro con Pierluigi Cerri dello Studio Gregotti Associati partecipando alla progettazione

dell’immagine grafica di cataloghi e manifesti per diverse mostre in Italia e all’estero.

Lavoro due anni presso lo studio Ruedi Rüegg di Zurigo e nel 1993 divento grafica indipendente con un mio studio a Sagno; realizzo progetti grafici per diverse istituzioni e privati. Sono responsabile della produzione delle copertine, delle impaginazioni e degli stampati promozionali della casa editrice Baldini&Castoldi e Zelig di Milano. Attualmente ripongo le mie conoscenze sulla grafica nella realizzazione di tavole artistiche di vario formato, sperimentando diverse tecniche che vanno dal collage al frottage, dalle matite colorate, all’acquarello, dalla tempera ai pastelli, all’olio. Le opere che realizzo sono ispirate dall’osservazione della natura e qualche volta da testi poetici e letterari. Il supporto privilegiato resta la carta.

 

Laura Fumagalli è nata a Lugano nel 1966. Inizia la sua formazione artistica presso il CSIA, “Centro Scolastico Industrie Artistiche” di Lugano, dove si diploma nel 1986 in Arti Decorative. In seguito frequenta l’Atelier Matthey ”École Nationale Supérieure des Beaux-Arts” di Parigi, Francia, dove si diploma in Arti Plastiche nel 1991. Dopo alcuni lavori su gesso esposti a Parigi nel 1989 inizia la sua ricerca espressiva che continua tutt’ora. Nel 1994, in una personale alla galleria Pro Arte a Lugano, presenta delle composizioni su carta rivolte unicamente alla figura umana, dove inserisce frammenti di scritture e collage. Nel 1994, comincia un ciclo di collage, utilizzando inchiostri e acquarello, inserendo delle antiche lettere dell'Ottocento scritte a mano: composizioni dove la calligrafia, le pieghe, i sigilli, le macchie non sono considerati per il loro valore letterario o storico o testimoniale, ma quali pretesti segnici – trame – per una composizione pittorica. Le opere successive sono sempre caratterizzate dalla tecnica del collage, ma le antiche lettere utilizzate in precedenza vengono sostituite da frammenti di fotografie, resti di stoffa, pezzi di tappeto, legni e metalli di recupero, mentre l'acquerello diviene sostanza materica e assume un ruolo preponderante per la sua ricerca. Attualmente i suoi lavori sono elaborati con tecniche diverse, dove a fianco del collage, l'acquerello, i pigmenti, le colle sono utilizzati non solo con le pratiche usuali, ma anche uniti con i materiali più eterogenei per ottenere superfici strutturate e caratterizzate da colorazioni e sfumature inedite. Il tema comune in tutti questi lavori è sempre il paesaggio, quello utopico e quello immaginario. I suoi lavori sono stati esposti in mostre personali e collettive in Svizzera, Francia e Spagna. Dal 2002 è membro della Visarte. Vive e lavora a Lugano.

 

fotografie in saletta di Linda Fontanelli  nata a Firenze nel 1978. Dopo gli studi presso l’Istituto Statale d’Arte di Porta Romana, il diploma di laurea in pittura, con tesi in incisione, all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Dal 2006 risiede in Svizzera. Inizialmente a Zurigo per insegnare Discipline Pittoriche nel Liceo artistico italo-svizzero Freudeberg. Ha lavorato presso lo studio del ceramista Stefan Jakob. Dal 2009 in Ticino segue corsi di incisione e tecniche pittoriche con le artiste Giulia Napoleone e Loredana Müller. A Giubiasco 2017 nasce l'atelier munito di forno e tornio, approfondisce la tecnica della ceramica. Collabora al Museo Villa dei Cedri per la Mediazione Culturale e laboratori didattici per le scuole. Insegna materie artistiche al CSIA di Lugano.