Un caro saluto a tutti i presenti.

 

Ringrazio Giulia Napoleone e il suo viaggiare la penisola italiana per essere qua alla serata dedicata alle edizioni Käräjäkivet, dove di 16 librini nati in questi anni, il N° 14 è dedicato proprio a lei. Ringrazio l'architetto Roi Carrera che fra non molto ci introdurrà alle voci editoriali e alle immagini degli ultimi quattro librini. L'ultima volta per Käräjäkivet, sempre Roi a presentare e si era attorno al 10° librino, legato alla mi ricerca, oggi è la terza volta che questa maglia-magica, lo conduce in areapangeart. La scelta editoriale per filosofia e affinità ha abbracciato il pensiero-lavoro di Giulia, le sue idee, portate da interviste, unite alle sue opere in pastello e incisione, ora stanno nel bel libretto fatto a mano, cucito e davvero sorprendente; per quelle condizioni con cui é manifesto d'appartenenza. Prima di toccare i contenuti che affronterà Roi, debbo ringraziare vivamente anche la presenza di Donatello Rossini, cantautore nato in Ticino ma con indole indiana, con a cuore il mondo, che canta lì dove la voce, sà arrivare, quando parte dalla necessità di cambiamento di paradigma, come mi diceva poc'anzi.

 

 

Cambiamento di paradigma, è anche appunto la volontà di Nuno Costa e Màrcia Nascimento, svelo gli autori a loro volta architetti e portoghesi, amici del nostro Roi spagnolo, e per complicarvi ancor più le cose, legati alla Fondazione Finlandese da cui il nome potremmo tradurre con CERCHIO DI PIETRE...ecco l'arcano, la pietra. Presente anche come sculture significative in rispetto alle loro "forme naturali unitamente all'agire umano. Lì dove inizia a comprenderne q alleanza... natura-memoria-cultura cuore... in François Lafranca in sala espositiva, unitamente alle nostre e sue carte. E siamo uniti per affinità al progetto Käräjäkivet.

 

 

Conditio sine qua non - condizione necessaria e indispensabile per salvaguardare il mondo delle idee e della natura come senso. Giulia così motiva il titolo del suo librino, dicendo:

 

 

"L’ombra è una scelta, una scelta di lavoro, una scelta di vita, perché io potrei definire il mio lavoro una indagine delle luci dell’ombra. Cioè l’ombra non esclude la luce. In genere si pensa all’ombra come al buio cioè al contrario della luce. Invece per me l’ombra ( per questo ho detto è una condizione ) è come la luce: ha le sue luci e le sue ombre."

 

 

La scelta dei tre librini che verranno proiettati anche nelle loro immagini interne, sulle 16 edizioni nate in quattro anni; i numeri 11, 12 , 13, per arrivare al 14 

un cenno solo sui luoghi del mondo, per tirare un filo rosso, colore simbolico che ci unisce.

 

 

aprendo il librino numero 11 siamo in Brasile, e toccheremo l'acqua partecipe di insediamenti e fatti abitativi, paesaggistici, legati all'architettura dei luoghi alla loro magia geologica e di terra emersa.

 

 

Nel librino numero 12 siamo in Norvegia, il librino é dedicato al popolo Sàmi, alla loro natura vicina agli animali, al vivere l'ambiente in relazione alla dimora che scelgono, per entrambi. Rispettando, ascoltando.

 

 

Il 13 librino ci porta in Grecia, si toccano i segni della pavimentazione di pietra che come la lavorazione delle pietre dure ci sottolinea il tempo. Pretesto, come per Cerchio di pietre e nel suo nesso filologico condurrebbe tutti i saggi, tutti coloro che sanno che l'uomo se trasforma é in un punto di consapevolezza. La forza della natura, ascoltandola, pur se non comoda, permette di salvare rispettandola e se avviene, pregnante é  tutto ciò che ci circonda come fatto primo, inscindibile all'equilibrio della vita.

 

 

 

Ora la parola a Roi, AAA architetto angelo archipapà...che in modo preciso e ponderato ci condurrà tra queste preziose pagine. Grazie Loredana.

Käräjäkivet 11
La Natura come Design
Paolo Mendes da Rocha
Con questo numero vogliamo rendere un modesto omaggio all'architetto brasiliano di fama internazionale Paulo
Mendes da Rocha, scomparso il 23 maggio 2021. Riportiamo qui quattro testi che riteniamo parlino di temi
ricorrenti nel suo lavoro e che furono originariamente pubblicati nel catalogo intitolato "Paulo Mendes da Rocha:
la natura come design" in occasione di una mostra retrospettiva del suo lavoro che ebbe luogo presso la
Fondazione Vale nel 2012.
Il titolo del numero è abbastanza esplicito sulla necessità di inserire questi testi nel pensiero globale che stiamo
pubblicando. In questo senso, una comprensione meno complessa dell'inevitabile trasformazione della natura
per fornire una vita migliore all'uomo sulla terra. Come ha ricordato più volte Paulo nei suoi interventi pubblici “se
la natura fosse comoda, non ci sarebbe architettura” o che “l'architettura esiste per sostenere l'imprevedibilità
della natura”. Così, in modo leggero ma forte, forse come la sua architettura, Paulo ci insegna, tra l'altro, a non
avere una visione eccessivamente romantica della natura o del paesaggio, come oggetti isolati e chiusi in se
stessi, ma a intenderli come una logica insieme, fenomeni di cui l'uomo ne è inevitabilmente responsabile.


Käräjäkivet 12
La mia casa è nel mio cuore - La mia casa è nel mio cuore
Nils-Aslak Valkeapää
Questo numero è dedicato al popolo Sámi, il più antico popolo indigeno vivente in Europa. Sono originari della
Lapponia e vivono nei territori settentrionali di Norvegia, Svezia, Finlandia e Russia. La voce più nota dei Sámi
era Nils-Aslak Valkeapää, un artista multimediale che ha scritto questa poesia originariamente pubblicata nel
1985 nel libro Trackways of the Wind.
"Un fiume non sa se esce da un paese ed entra in un altro." E così le renne e così il popolo Sámi. In questi tempi
in cui i confini sono messi in discussione per ragioni altamente discutibili, leggere questa poesia ora sembra più
che mai appropriata. Il suo silenzio e la sua sensibilità sembrano ormai quasi radicali rispetto ai codici dell'attuale
società in cui viviamo. Ci ricorda molto precisamente la nostra piccola posizione dietro la natura, una natura che
non ha confini e non può essere posseduta da nessuno. Invitiamo tutti a sperimentare l'immobilità di questa
poesia... niente immagini, solo immaginazione. E scoprire così che l'unico spazio che può essere privato è il
nostro stesso cuore


Käräjäkivet 13
Una Topografia Sentimentale - Una Topografia Sentimentale
Dimitris Pikionis
In questo numero, Käräjäkivet vuole rendere un modesto omaggio all'architetto greco Dimitris Pikionis
ripubblicando il suo testo fondamentale “A sentimental topography”, originariamente pubblicato nel 1935 sulla
rivista “Tó 3o Máti” (Third Eye).
Difficile parlare di un testo con un tale accento filosofico e ancora più difficile scrivere sul perché fosse un
vecchio desiderio inserirlo in questa piccola raccolta. Uno dei motivi è senza dubbio il modo poetico in cui ci aiuta
a capire il nostro posto nella natura. Natura, uomini, tempio come parte di uno stesso e innumerevole insieme di
fenomeni interconnessi perché "niente esiste di per sé, tutto fa parte di un'armonia totale".
Si è deciso di abbinare al testo alcune immagini e disegni del progetto più noto di Pikionis, il Landscaping of the
Acropolis of Athens, poiché in questa particolare opera è più chiaro che in qualsiasi altro, il sentimento che
definisce Pikionis "dall'interazione dell'essere con la forma glittica del sito”


Käräjäkivet 14
La luce dell'ombra
Giulia Napoleone
Dedichiamo questo numero all'artista italiana Giulia Napoleone che ha generosamente accettato l'invito a
pubblicare una serie di opere sulla sua lunga indagine sulla luce dall'ombra. Nello specifico si tratta di tre pastelli
e dieci incisioni che sono accompagnati da piccoli estratti di alcune interviste in cui l'artista racconta la sua vita e
il suo lavoro.
"Un'indagine intorno ai segni e all'archeologia del territorio". Se dovesse esserci un'interpretazione dell'opera di
Giulia Napoleone, questa potrebbe benissimo essere una di queste e uno dei motivi principali per cui abbiamo
sentito il bisogno di includerla in questa raccolta di opuscoli. Un'opera definita dal modo sottile, delicato e
meticoloso con cui sottolinea piccoli segni all'interno di territori spesso solo emotivi