Arte10 anni di AreapangeartPubblicato in data 29 Settembre 2025, 15:54

 

 

SILENZI – sguardi incrociati – 3 artisti visivi e 3 poeti è il titolo dell’esposizione che, a cura di Loredana Müller, s’inaugura oggi, 29 settembre, alle ore 19, all’Areapangeart (ai Casgnò 11a, Camorino). Terminerà il 15 dicembre. Un’esposizione che, in questo momento particolarmente drammatico, tocca il tema del silenzio, nelle arti visive e nella poesia. Tra carte a pastello di Giulia Napoleone, sculture in pietra di François Lafranca e tele-teleri di Loredana Müller, prendono corpo e presenza autori diversi. Nella poesia: Antonio Rossi (Prevale il silenzio), Gilberto Isella (Dove sta il silenzio) e Rita Iacomino (Infanzia). Aleggia in galleria un suggestivo passaggio di Max Picard da Il mondo del silenzio:

 

«Il silenzio emerge dal frastuono del mondo attuale come alcunché di remoto. Non però come una cosa morta, bensì come un giacente ma vivo animale preistorico. Si scorge tuttora il dorso possente del silenzio, ma l’intero corpo affonda sempre più in mezzo alla sterpaglia degli odierni clamori e come se quell’animale di altri tempi affondasse lentamente nel limo del proprio silenzio. Eppure tutto il frastuono di oggi sembra solo un mormorio di insetti ronzanti intorno all’immane dorso di quell’animale preistorico, il silenzio».

 

I suoni in sala (Suizen) sono di Marco Colonna, clarinetto basso, generati per l’esposizione pensando ai monaci Komuso (monaci del vuoto).

 

Gli artisti visivi che espongono sono:

 

Giulia Napoleone, artista dal respiro internazionale, espone 12 carte Arches a pastello, dove il segno si intensifica e diviene corpo colore. Il blu protagonista salva minuti vuoti-semi e direttrici, lascia spiragli bianchi tra l’estrema tessitura di superficie e la sottostante materia della carta a mano. Maestra dell’assoluto inteso come ricerca d’identità di confine e continua verifica del proprio concetto spirituale, saturando-meditando sospende finestre di cellulosa, le superfici si colmano di titoli quali “notte”, “confini”, “spirali”, “isole”, “i colori del silenzio”, arrivando alla quiete del Cosmo tra misura e bellezza.

 

François Lafranca, artista che della carta e della pietra ha fatto i suoi argini, i suoi viaggi senza confini, espone in areapangeart sculture in pietra, protagonista l’anfibolite e altri minerali del nostro territorio, che con estrema naturalezza raccoglie, trasporta e trasforma, ascoltandone i silenzi, lì nelle loro forme. Appartengono alla crosta terrestre come agli argini d’ogni fiume. Le divide, strappa-spacca, aiutandosi con punte e scalpelli, come con macchinari ad acqua. Opera come anticamente si operava per le pietre angolari o ad angolo, le prime pietre che si posavano per costruire una casa. Una simbologia pregnante nella sua arte.

 

Loredana Müller, cura-allestisce l’esposizione; espone tre teleri di antico cotone e due quadri quadrati di un lino dell’Ottocento, lenzuoli degli avi, e piccole tele unitamente a plaquette a tema. La particolarità sta nel suo costruirsi i colori, che giungono come eco di ossidi minerali e materiali che ci abitano. Compongono i quattro elementi per lei tensioni spirituali, e di fatto energie primarie inscindibili. Acqua, aria, fuoco, terra… e quella luce delle “Voci minerali”, “Mitologema”, “Finestre sul silenzio dei mari” sono i suoi temi.

 

 

 

Così, Areapangeart festeggia i dieci anni di attività, come sottolinea Loredana Müller nella sua presentazione:

 

«Era il 15 settembre del 2015 che inaugurammo Areapangeart a Camorino. Un luogo nato grazie al sogno di realizzare un dialogo tra i diversi linguaggi delle arti. In questi dieci anni abbiamo generato 33 mostre +1 … quella in corso, SILENZI – trilogia di sguardi o sguardi incrociati: tra pittura, scultura, poesia, arti visive e suoni. In Areapangeart abbiamo tentato di operare attorno alle arti, tra omaggi e confronti, riconoscendo senso come valore. La sala espositiva e la saletta hanno ospitato ben cent’ottanta incontri tra poesia, musica, cinema e scambi tra artisti e visioni in seno alla pittura, all’incisione calcografica, alla scultura in pietra, al legno e alla ceramica. Abbiamo prodotto edizioni, fotografia e cinema, creato allestimenti più che istallazioni. Hanno preso parte artisti, poeti, musicisti del Ticino, della Svizzera interna ed esterna e dell’Italia. Abbiamo ospitato musicisti dal Giappone all’Argentina e sono passate persone dalla Francia, dalla Germania, dall’Austria, dall’Inghilterra. Un piccolo centro internazionale. Sulla vetrina gli inviti che di volta in volta creano dialogo e presenze sempre diversamente unite, sempre assieme a poeti, musicisti… nel ricercare contenuti che si rafforzano tra criterio e continuità. Lontani dai clamori e dalle ansie prestazionali oggi in voga, tra eventi e affollamento d’intenti, Areapangeart ha sempre ricercato nella sua linea un criterio, dove l’incontro vive di necessità solitaria, e si colma di questo divenendo humus e materia prima dell’essere, dell’anima umana. Generazioni molto diverse, opere e operazioni autentiche, ricerche pregnanti; alcune agli albori, altre già storicizzate e presenti in collezioni importanti. L’esposizione in corso vuole essere simbolica, parla di silenzio, riabbraccia due personalità quali Giulia Napoleone e Françoise Lafranca. La Napoleone, signora della grafica, è una significativa presenza per noi: un’artista che ha attraversato il ‘900 e tra i primissimi, in Italia, che ha sostenuto l’arte astratta. Françoise Lafranca, editore, creatore di carta a mano e libri d’arte. Scultore, stampatore, artista e artigiano di grande integrità. Artisti di risonanza non solo europea. Avvicinarli alla mia persona per affinità, diviene eco, lì dove la differenza ci unisce in un passo profondamente simile, che è ricerca dell’assoluto… ricerca svolta-solta con estrema coerenza da Giulia Napoleone, e che in François Lafranca emerge da quel farsi e fabbricare il più possibile i materiali. Trilogia unita all’amore per il sensibile come soglia dell’etica e del bello, di un cosmo oltre la visione: questo è il nostro terreno. E li Ringrazio, unitamente ai poeti Rita Iacomino, Gilberto Isella e Antonio Rossi. Ringrazio chi ha generato i suoni in sala, Marco Colonna, con il concerto in chiusura il 15 dicembre. Rita Iacomino sarà presente il 20 ottobre e leggeremo le poesie in sala. Ricordo che il 17 novembre avremo un omaggio a Max Picard: Il mondo del silenzio del regista Werner Weick che ringrazio… ringrazio il mio compagno Gabriele Donadini e tutti voi amici di quest’area…». A seguire la riflessione di Maurizio Chiaruttini e «4 minuti e 33′ di silenzio nell’ascolto dei suoni in sala e farne sentimento; attorno alla tragedia oramai generale di un mondo che non ha memoria e più non attribuisce valore alla pace… che abita il silenzio… Cage parlerebbe di silenzio non come assenza, ma ascolto attivo in cui emergono i suoni del mondo… oggi certo è disperato. Suizen in sala ispirati suoni dai mascherati monaci Komuso…» e poi la lettura dei poeti Gilberto Isella e Antonio Rossi».

 

Areapangeart prevede tre serate:

 

20 ottobre. Coinvolti i poeti presenti in sala con i propri testi: Rita Iacomino, Gilberto Isella e Antonio Rossi. Inoltre, i poeti per i quaderni grigi Massimo Scrìgnoli e Nina Nasilli; per le minute plaquette esposte, e nate sempre sul tema dei silenzi, Marco Vitale e Alessandro Margnetti.

17 novembre. Documentario Il mondo del silenzio di Max Picard – Il filo d’oro, RSI 1996, regia di Werner Weick, durata 50′. Sarà presente il regista.

 

15 dicembre. Concerto in assolo di Marco Colonna, clarinetto basso.

a cura di Jeann_Luc Egger  ( foto sopra)

De Laurentiis  il flusso della conversazione ...

 

1. In che modo le opere visive, che non hanno componenti auditive, si legano al tema del silenzio, che è una percezione del nostro udito?

In primo luogo credo che non siano scindibili i sensi. Poi parlare di silenzio è dare alito ad un ascolto, profondo in noi e oltre noi medesimi. Quindi parlarne nelle arti visive è toccare le tensioni e l'anima intesa come segno-voce -ricerca di forma, intensità e autenticità.

 

RILANCIO Perché aggiungere anche poesie e musica, che potrebbero sembrare un controsenso con il tema del silenzio?

 

Giulia Napoleone, Françoise Lafranca, la sottoscritta artisti visivi; come Antonio Rossi , Gilberto Isella e Rita Iacomino, poeti, e rifletterà a riguardo questa sera Maurizio Chiaruttini, toccano i silenzi o meglio il silenzio che non si oppone al rumore...ma diviene ascolto ...Jhon Cage ne parlerebbe non come assenza, ma ascolto attivo...in cui emergono i suoni del mondo circostante...

 

2. Perché la scelta di questo tema, il silenzio? Si tratta semplicemente di un tema suggestivo, oppure ha dei risvolti sociali attuali?

 

Ebbene il silenzio come suono del mondo , oggi è dramma , è tragedia, é inaccettabile...Vorrei per sottolinera la denuncia contro quello che avviene, datroce omicidio dei geni...sì in Palestina e genocidio...E tocca assurdamente hai bambini ma anche al pensiero ... come archetipo dell'arte. Alla simbologia come fonte di immagine-all'immaginazione sottratta.

 

3. Forse può sorprendere la proiezione del documentario su Max Picard nel vostro programma. In che modo la mostra si lega alla sua figura e alla sua filosofia?

Max Picard e Werner Weick che ha omaggiato il filosofo che ha passato i suoi ultimi anni a Neggio, e venne a mancare 60 anni fa...ebbene, ha tanto a che fare con il Ticino... in sala una sua riflessione tratta dal " IL MONDO DEL SILENZIO" con premessa di Jean Luc Egger....il silenzio appartiene allo stare al mondo. Se penso ai testi di Picard...ora sto leggendo " Mondo distrutto e mondo indistruttibile" che lui stessa reputa un suo grande scritto...parla nel suo singolare diario nell'immediato dopoguerra....si parlava già della società liquida...ecco noi anteponiamo la pietra...la carta, i pigmenti...i tessuti di Lino e cotone...i minerali...le ali delle stelle come forma di coscienza...forse.

 

4. Dalle foto che abbiamo potuto vedere, le opere in mostra sono disposte quasi in combinazione con altre, di fianco o davanti ad esse, in evidente dialogo. Come ha deciso la posizione delle opere, e quali combinare insieme?

L'acezione di silenzio la troviamo nell'ascolto...e due opere che stanno in relazione...chiedono un doppio ascolto, si relazionano posizioni, e si sostanziano proprio per la forza d'individuazione. e quel superamento di soglia che dovrebbe avere lo sguardo...Prust diceva che l'arte ci dona altri occhi......o apertura che viene richiesta...parlando di cosmo etico...esteticità intesa come ecosistema o ecosintesi...a mio avviso l'arte come la musica ci deve attraversare...

 

5. Lei è la curatrice, ma anche una delle artiste in mostra. Come cambia, o forse come deve cambiare, il Suo sguardo verso le Sue opere quando ricopre questi due ruoli diversi?

 

Ho questo ruolo, e lo ho scelto, seppure si colma dei miei limiti. Non opero con negligenza, opero come se operassi per me stessa, ma lontana dal mio io...Sostanzio, chi ospito, perché mi nutro dello scambio, anche lì dove ampie sono le differenze. E proprio lì dove diversi siamo che avviene ...avviene qualcosa che oserei chiamarla arte ...perché è essenza vitale...ci si incontra in uno sguardo che ricerca profondità. Quando avviene

 

 

 

6. Cosa prevede il programma dell’inaugurazione, stasera alle 19h?

 

Ebbene, oggi areapangeart compie anche i suoi 10 anni...e dirò qualcosa a riguardo;

partendo che è un 1 e uno zero...una deccade che dialoga con i miei quarant'anni di attività...

33 esposizioni pi?u una...33 artisti piu? una...180 incontri tra i linguaggi delle arti...

E onorata sono che presenta un filosofo, che ama la poesia ed è musicista: Maurizio Chiaruttini,

e tocco pietre e stelle, con Giulia Napoleone e Françoise Lafranca per sottili vicinanze ...e abbraccio i poeti Rossi, Isella e Iacomino loro hanno il suono delle parole, e trasformano a loro volta la necessità del vivere.

 

Faremo 4'33" di silenzio...trasformando il silenzio di Cage in sentimento...e saranno i monaci del vuoto...del clarinetto basso di Marco Colonna Suizen ispirati ai Komuso ...con sue parole

Un respiro per un una frase ...musicale, è un principio di profondità, accoglienza del silenzio, un modo per rallentare la pressione esterna e dedicarsi all'ascolto interiore.

 

 l'intervista del 29.09.2025 su retedue 17h20 in diretta telefonica.

 

 

 

 

 ringrazio Elisa Rossello. Loredana Müller