Comunicato Stampa - areapangeart - centro culturale di Camorino-Bellinzona Ticino Svizzera
Stratificazioni e superfici
Sculture ceramiche di Linda Fontanelli, Magda Ragazzi, Michela Torricelli
Olio e libri d’artista di Loredana Müller
Inaugurazione: lunedì 14 aprile, ore 19
(fino al 23 giugno 2025)
Presentazione di Cecilia Liveriero Lavelli
Interventi sonori di Omar Zoboli, tratti da composizioni di Witold Lutosławski
Il centro culturale di Camorino, da sempre dedicato alle arti visive, con particolare attenzione alla pittura, all’incisione e alla scultura in pietra, legno e ceramica propone un nuovo omaggio a quest’ultima. La ceramica sarà protagonista, con le opere di tre ceramiste di generazioni e percorsi diversi. Lo spazio espositivo di areapangeart si trasformerà in una sorta di “danza”, in cui le sculture dialogano tra loro e con il visitatore: collocate vicine alla terra, si intrecciano con momenti pittorici che, in tre postazioni d’incontro, fanno emergere la tridimensionalità come stratificazione di superfici. Un gioco di movimento tra colore, pieni e vuoti, che sollecita uno sguardo attento,
rivolto tanto all’interno quanto all’esterno delle forme.
Magda Ragazzi (1952), autodidatta, ha dedicato la vita all’arte figulina, rendendo duttile la materia con una manualità risolutiva e intensa. Le sue sculture si intitolano Soffio, Germoglio, Corticea, Betulacee, evocando la natura e il respiro della materia.
Michela Torricelli (1972), nata a Lugano, ha studiato arte a Losanna e ceramica a Faenza. Nelle sue opere unisce tecnica e respiro, dando forma a superfici che rimandano ad archetipi, gusci, semi e pietre, come rifugi pulsanti. Il pieno e il vuoto dialogano senza sosta, abbracciando forme arcaiche e ancestrali.
Le prime due artiste vivono e lavorano nel Mendrisiotto.
Linda Fontanelli (1978), fiorentina, formatasi tra scuole d’arte e laboratori, lavora la ceramica e il cuoio, eredità familiare che traspare nei suoi lavori. Nella sua ricerca si intravedono tracce dell’arte povera e di una sensibilità che interroga la “pelle del mondo”.
Dall’antica arte dei vasai alle opere che fanno della natura la loro concrezione, le artiste rinnovano con gesti contemporanei una tradizione che affonda le radici nei secoli. Non a caso, i Tre Libri dell’Arte del vasaio di Cipriano Piccolpasso, maestro e artigiano rinascimentale, sembrano ispirare il fare animato delle ceramiste di areapangeart.
Stratificazioni e superfici è titolo perfetto per raccontare il senso profondo di questa mostra. L’opera prende forma nel tempo, nella durata, e quando appare “compiuta”, non è solo effetto di un gesto, ma superamento stesso di ogni effetto. L’arte aderisce ai sensi, ma anche al non senso; sulla superficie si deposita lo “sfarzo” degli eventi, mentre la stratificazione purifica l’essenza delle cose. Non smettono mai di arrivare, di ritirarsi, di rivelarsi. Gli elementi, mescolati e stratificati, si sollevano, sono materia e corpo vincolati alle loro azioni e alle loro passioni. Come un vapore che sale dalla terra, affiora sulla superficie un sentire incorporeo, un “espresso” profondo. La varietà dei sensi e dei non sensi basta a dar conto dell’universo umano — e forse, chissà, dell’universo intero.
I segni, nell’arte, vanno oltre la gloria degli eroi: esprimere la profondità significa forse una superficie continua, ondulata o rotante, che non cerca inizio né fine. Assolve, sale, scende, senza mai fermarsi, sempre per essere.
Basta pensare alla tecnica del colombino o del tornio, al movimento incessante tra polpastrello e materia, alla tensione e trazione che schiaccia e solleva, che apre e amplia, come un respiro che è vita. Muove e unisce, attraversa la pelle del mondo: flusso vitale.
Loredana Müller accompagna la mostra con opere su tela e carta: oli verticali, tele leggere di caolino e inchiostri e tre libri d’artista. Le sue superfici, stratificate come nella pittura o nell’incisione, amplificano l’imponderabile relazione tra la scultura, che abita lo spazio a tutto tondo, e il colore che vive nella sua fragile epidermide.
Densità, tensione e durata danno senso al segno, alla pennellata, al pieno e al vuoto, al gesto di scavo e di punta. Generano uno spazio di fruizione, mai scontato, sempre nuovo. Uno spazio che non si conquista una volta per tutte, ma che si rinnova ad ogni sguardo.
Eventi collaterali
areapangeart propone, come di consueto, tre serate di approfondimento e un incontro conclusivo con concerto.
28 aprile: proiezione del documentario La straordinaria vita di Wladimir Rosenbaum (RSI, Filo d’Oro, 1984) con la presenza dell’autore, Werner Weick.
12 maggio: serata dedicata ai Libri Liberi, collana Quaderni edita da areapangeart, e ai libri d’artista con Alberto Nessi e Fabio Pusterla;
moderazione di Elisabetta Motta.
26 maggio: incontro con le ceramiste Linda Fontanelli, Magda Ragazzi e Michela Torricelli, moderato dalla curatrice.
23 giugno: concerto Dall’India al Mississippi, incontro tra due culture sonore con Donatello Rossini (cantautore) e Marco Marchi (bluesman) — per attraversare con la musica questo assurdo momento che viviamo.
QUADERNI GRIGI edizione areapangeart - 1/1 calcografico L.Müller
ALBERTO NESSI ELISABETTA MOTTA FABIO PUSTERLA
MAGDA RAGAZZI
Sono nata nel 1952, ceramista autodidatta dal 1987.
Eseguo pannelli, sculture e istallazioni.
Dal 1992 ho partecipato a mostre personali e collettive in Svizzera e Italia.
Ho scelto di essere ceramista perché la terra si lascia trasformare. Mi piace pensare allartista il cui lavoro racconta di se, dei propri vissuti, dei propri sogni. Quando lavoro il mio stato emotivo si materializza, a volte il gesto corre più veloce del pensiero. Tutto ciò che mi circonda è per me fonte di curiosità, ispirazione e creazione.
Vivo e lavoro a Tremona.
MICHELA TORRICELLI
Nata il 12 luglio 1972. Il suo percorso di studi intorno all’arte la porta dapprima allo CSIA di Lugano (CH), all’ECAL di Losanna (CH) e poi a Faenza (I).
Numerosi gli studi di perfezionamento e aggiornamento nell’ambito ceramico.
Vince premi ed espone il suo lavoro sempre con la dimensione di ricerca e apertura alle tecniche che vanno dal grès alla porcellana, raku e raku nudo.
Svolge attività didattica a tutto campo e sono molte le sue esposizioni sia in Svizzera che all’estero. Dal 2001 svolge la sua attività di ceramista indipendente presso il suo atelier di Mendrisio.
Dal 2006 è membro attivo dell’ Associazione ceramisti Svizzera.
LINDA FONTANELLI
Nata a Firenze nel 1978, studi presso l’Istituto Statale d'Arte di Porta Romana di Firenze, ottiene il diploma in pittura con tesi in incisione, all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Abilitazione all’insegnamento Educazione Artistica, svolge supplenze nei Licei d'arte in Italia. Collaborazione artistica presso la Fornace di Gabbiano in Chianti. Dal 2003 espone in Italia, dal 2006 espone in Svizzera dove si trasferisce. Insegna al Liceo Artistico italo-svizzero Freudenberg di Zurigo. Lavora presso lo studio del ceramista Stefan Jacob. Dal 2009 vive nel Canton Ticino e frequenta corsi con varie artiste tra cui Loredana Müller e Giulia Napoleone. Attualmente insegna allo CSIA materie artistiche a Lugano e lavora nel suo atelier a Bellinzona.
LOREDANA MÜLLER
Nata nel 1964 a Mendrisio, studia allo CSIA di Lugano. Grafica-arti-applicate. Borsa di studio. 1988 termina l'Accademia di Belle Arti di Roma. Espone in Italia, in Francia, in Svezia, in Romania e in Svizzera. Rientra in Ticino nel 2000. Apre la Galleria Pangeart (2002-2006) a Bellinzona. Cura cartelle calcografiche apre la scuola pangeart . Cospicua la produzione di libri d’artista. 2009 collaborazioni: Galleria Stellanove di Mendrisio e L.I.Art Roma. Dal 2010 al 2015 esposizioni di pittura e d'incisione. Nel 2015 si apre areapangeart, esposizioni internazionali unite a poesia, letteratura, musica e cinema. Espone: Museo di Villa Dei Cedri di Bellinzona, Milano, Roma; nelle Biblioteche Cantonali: libri d'artista. Documentario del regista Werner Weick " I colori della mia terra" rsi portrart. Conferenze-lezioni es. sedi di Architettura a Mendrisio, e SUPSI.
PREMESSA IN APERTURA DI ESPOSIZIONE Loredana Müller
Un caro saluto a voi tutti, ringrazio in primo luogo le artiste-ceramiste Magda Ragazzi, Michela Torricelli e Linda Fontanelli, per essere qui e con fiducia partecipare a questa nuova pagina in areapangeart che è simbolicamente la 33esima. Per me che amo la ceramica, è grazia, ed è grazie alla sua concreta dimensione quella del trasformare, genesi che mi è a cuore, ed è a cuore in questo caso in modo particolare, come le due presenze quella di Michela Torricelli con un amicizia pluri decennale e quella di Linda Fontanelli, entrambe hanno frequentato il mio studio e vari momenti attorno alle diverse discipline, entrambe hanno già esposto in areapangeart più di una volta...Magda, che conoscevo per i suoi manufatti, opere altrettanto sensibili, la abbraccio ora.
Ringrazio e sentiremo fra poco la presentazione, Cecilia Liveriero Lavelli, per aver aderito e partecipato come solo lei sa fare con cuore in mano. E Omar Zoboli il musicista che ci ha accordato i suoi suoni d'Oboe, che sentite in sala in una sua interpretazione che parte dal compositore
Polacco Wintold Lutoslawski scomparso a Varsavia nel 1994
STRATIFICAZIONE E SUPERFICI
È a mio avviso un conquistare progressivamente le superfici. Salire e risale in superficie. Creare delle superfici partendo dagli stessi strati, o stadi o fasi... per noi artisti visivi é elaborare una serie di concetti, strutturali, come una pelle che prolungasse i sensi o il senso, consapevole della presenza di una manciata di minerali e tanta acqua-aria- E diviene fatto tra tatto e visione, contrazione da durata e reazione.
Al contrario dell'attraversare uno specchio, ma piuttosto ri-inventare la superficie di un mondo non necessariamente speculare ma stratificato e colmo di possibilità. Non è possibile fermare puri eventi, essi sembrano sfuggire al loro stato di cose, l'oggi, l'ora, il presente...ma nell' avvicinarli, raccordarli, trasformandoli accettando lentezza, trattenendoli e rievocandoli; con le argille, le memorie geologiche terrestre si raccordano, come fanno le ceramiste con bassa o alta temperature, con Grès o porcellana, grafite che ancora una volta ci accomuna e quegli ossidi, e terre, cromie che appartengono ai minerali, o al loro sciogliersi e miscelarsi nella terra di mondo vitale. Tramite temperature, o calcinature, aggreganti o sali. Ci si immerge più in profondità, e si passa dall’altra parte, forse quella del fatto creativo, del demiurgo che ricercando tramite processi incontra traccia e rintraccia la sua via, da senso alla sua esistenza.
Come per il nastro di Moebius in cui una stessa linea percorre le due facce. O come una certa matematica; creiamo delle superfici operando su noi medesimi, nello spazio e nella memoria cellulare; per altri noi- voi un ulteriore ingresso. Coesistono dunque più superfici e soglie di profondità, sulle quali sono scritte più vicende ma l’una si ritrova spesso e puntuale nell’altra. Ed 'è l'atto del fare a far rinascere i passaggi che continuamente portano dall’una all’altra, grazia e tempo, contenuti e spiritualità , dalla materia quella con le ali, materiali riconosciuti e rispettati...Lì dove la superficie non abbia meno nonsenso della profondità, stratiforme profondità...è come viviamo questo eterno, estremo ed esterno equilibrio che è la natura e la natura umana, e nel nostro caso, come la esprimiamo, abbracciando archetipi, simboli, culture e primigenie avventure che caratterizzano l'animo umano, e lo formano e quando si ritrova e si ricerca nei fondali caduci, a seguire nelle trasparenze, e quei segni sempre più sensibili...rinascono...come in questo periodo di Pasqua si rievoca la risurrezione. Loredana Müller